Grillo scatenato contro la Boldrini: «È un oggetto di arredamento»

19 Set 2013 17:55 - di Mariano Folgori

Oramai Grillo ha varcato  la soglia del delirio. «Non voglio sentire i queruli rimproveri di una signora che dal suo scranno tratta i nostri rappresentanti come degli scolaretti. Chi le dà questa autorità?».  Così il leader del M5S attacca dal suo blog la presidente  della Camera, Laura Boldrini, «un oggetto di arredamento del Potere, non è stata eletta, ma nominata da Vendola». «Il suo partitino è entrato in Parlamento solo grazie alla truffa della coalizione con il Pdmenoelle, alleanza subito rinnegata dopo le elezioni in un eterno gioco delle parti che esautora il cittadino da ogni decisione. Rispetto. Esigiamo rispetto».

La presidente della Camera può piacere o no. Si può essere d’accordo o no sulle sue esternazioni. Si può infine apprezzare o meno il suo modo di condurre i lavori della Camera. Ma è la terza carica dello Stato e  può “rimproverare” tutti i deputati che vuole se il loro comportamento non si addice alla dignità della funzione parlamentare.  Quelle di Grillo non  sono altro che farneticazioni, rese possibili solo dallo “tsunami” di fanatismo, volgarità e arroganza che ha investito le istituzioni dopo l’esplosione elettorale del M5s il  24 e 24 febbraio.  Immediate e trasversali le condanne del comico genovese. Così afferma Marina Sereni, vice presidente democratica della Camera dei deputati. «Le volgarità, gli insulti, la mancanza di rispetto del comico Beppe Grillo verso le istituzioni e chi le rappresenta non sono una novità. Mi colpisce però quel di più, quella carica maschilista che il comico, alcuni parlamentari e alcuni sostenitori del M5S aggiungono, in Aula o sul web, quando, nel calderone della denigrazione quotidiana, finisce la presidente della Camera Laura Boldrini». Le fa eco Annagrazia Calabria  del Pdl»: «Nella concezione di Grillo e del suo Movimento 5 Stelle nessuno ha diritto di parola, le regole della democrazia sono un dettaglio, la maggioranza che decide un fastidio. Tutto è sbagliato se non viene da loro, tutto è giusto se lo dice Grillo, normalmente esprimendosi a insulti. Volevano portare in Parlamento la società civile, invece hanno portato solo uno spaccato di inciviltà».

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