Grillo torna dalla ferie in Sardegna più avvelenato di prima: «Siamo fieri di essere moralisti del c…»

11 Set 2013 14:58 - di Gabriele Alberti

Pensavate che la gazzarra dei grillini alla Camera si fosse chiusa con la sospensione della seduta da parte della presidente Boldrini? Invece no. Grillo fa di molto peggio e sul suo blog continua con accuse e toni al limite della querela  a tenere accesa la polveriera pentastellata. Scrive: «Vogliamo che l’onestà torni di moda, che i semafori rossi vengano rispettati, che i ladri finiscano in galera, che Camera e Senato diventino dei luoghi rispettabili e non dei postriboli della democrazia». Chi si aspettava un abbassamento dei toni è servito. «Al voto subito. Fuori i delinquenti dal Parlamento», attacca Grillo sul blog invocando il ritorno alle urne e la decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore. «Senza i moralisti del cazzo» del M5S, «il pdmenoelle – sostiene Grillo – avrebbe ancora una volta salvato il suo vero leader, Berlusconi, e non è detto che non ci riesca, di sicuro ci sta provando i tutti i modi con azzeccagarbugli e legulei in servizio permanente». Ieri a dare fuoco alle polveri era il deputato grillino Alessandro Di Battista, con il gesto delle manette con cui invitava a «sbattere fuori dalle istituzioni i ladri». Con la bagarre di insulti incrociati che tutti abbiamo visto. Ma oggi Grillo avalla e ostenta un atteggiamento insultante, antagonista e distruttivo di cui dovrà prendersi la responsabilità. «Siamo fieri di essere moralisti del cazzo e soprattutto di starvi sul cazzo», questo tante per dare il tono qualitativo della discussione. «Il vostro tempo è finito, è questione di mesi e voi lo sapete, per questo reagite come un qualunque ladruncolo sorpreso con le mani nel sacco. Ieri sembravate tonni dentro una tonnara». È questo il messaggio di Grillo ai parlamentari degli altri partiti. Insiste con il turpiloquio: «Ieri, alla Camera alla richiesta del M5S di espellere i delinquenti, i nominati del pdl e del pdmenoelle si sono indignati. È un paradosso che invece di accompagnare alla porta Berlusconi, un delinquente condannato in via definitiva, i nominati dai capibastone del pdmenoelle e dal truffatore fiscale, volessero buttare fuori noi, i cosiddetti moralisti (del cazzo)». Conclude: È vero, siamo moralisti del cazzo e vogliamo moralizzare la vita pubblica, il Parlamento, ogni Comune, ogni istituzione». E conclude: «

Questi sono i cittadini a Cinque Stelle/ Occhio d’aquila, gamba di cicogna/ denti di lupo, baffi di spinoso/ alla canaglia grattano la rogna». Io sono stanco di essere gandhiano, di osservare leggi fatte per favorire i delinquenti». Anche la  violenza verbale (e sostanziale) è delinquenza. Ma di questo gli elettori si stanno già accorgendo, visti i mesti sondaggi degli ultimi tempi…

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