Ancora emergenza Lampedusa: 800 migranti soccorsi nella notte, mentre a Bruxelles si discute….
Mentre a Bruxelles si continua a parlare, per l’Italia è di nuovo emergenza, le coste siciliane sono di nuovo in piena crisi. Oltre 800 immigrati sono stati soccorsi nella notte tra ieri e oggi da due navi della Marina militare impegnate nell’operazione Mare Nostrum. Dei migranti sbarcati nelle ultime ore, oltre 200 sono arrivati a Lampedusa, dove il centro di prima accoglienza è nuovamente in piena emergenza: vi si trovano 718 persone a fronte di un massimo di 300 posti. Gli ultimi giunti sull’isola sono in maggioranza siriani, tra i quali 52 bambini e 39 donne, alcune in stato di gravidanza. Il gruppo è stato trasferito al centro d’accoglienza di contrada Imbriacola, nuovamente al collasso. Il numero di migranti ospiti del centro, tra arrivi e partenze, dovrebbe rimanere sostanzialmente inalterato. In mattinata è infatti atteso l’arrivo di altri 95 profughi soccorsi da un pattugliatore della Guardia Costiera. Con il traghetto di linea per Porto Empedocle, dove giungeranno in serata, sono stati invece trasferiti 17 richiedenti asilo politico che andranno nella struttura d’accoglienza di Castelvetrano (Trapani). In giornata, con un volo charter, partiranno altri 85 migranti: 50 andranno a Crotone e 35 a Foggia. Sempre entro la giornata, 40 migranti lasceranno la tensostruttura di Porto Empedocle dove, al momento, si trovano 167 persone di cui 18 donne. Si attendono ore drammatiche mentre a Bruxelles, dove si trova il premier Letta oggi, nelle bozze di conclusioni, si dovrebbe mettere nero bianco che il problema è una questione da affrontare sotto il segno della solidarietà e di una equa ripartizione delle responsabilità»; e che una “task force” ad hoc dovrà identificare, in una sorta di road map, azioni concrete in vista del consiglio interni e del vertice a 28 di dicembre. Un risultato che va nel segno delle richieste dell’Italia. Le bozze delle conclusioni sull’immigrazione sono «incoraggianti, anche dal punto di vista politico, recipiscono le nostre indicazioni», commentavano ieri fonti italiane, spiegando che «non ci sono bacchette magiche». L’Ue ora si dice pronta a un approccio “solidale” firmato a 28 e il documento sembra aprire una nuova fase, poiché vi si mette nero su bianco che occorre dare al problema dei flussi migratori una risposta europea. Intanto sulle coste siciliane e a Lampedusa le risposte servono subito.