I grillini in lacrime: «Il Tg1 non parla di noi». E vengono subito smentiti, dati alla mano

19 Ott 2013 16:04 - di Franco Bianchini

Seguire con attenzione il telegiornale non è una missione impossibile e per capirne i contenuti non bisogna avere tre lauree e un curriculum da far impallidire chiunque. Eppure i grillini – dopo le varie cadute di stile e linguistiche in Parlamento – si sono attaccati al video, con un cronometro tra le mani, e sono rimasti sconvolti: ma come, parlano così poco di noi? Ma avevano fatto male i calcoli, forse erano stati un po’ disattenti, e sono stati sbugiardati dalla Rai. La vicenda è iniziata con un post dei Cinquestelle, pubblicato sul blog di Grillo: «Il Tg1 si dimentica dell’esistenza del M5S e di 9 milioni di italiani – la protesta zeppa di lacrime – Questo non è servizio pubblico, ma disinformazione di Stato». Il 17 ottobre il Tg1 del direttore Mario Orfeo «commenta la legge di stabilità. Dovrebbe riportare le posizioni di tutte le forze politiche e intervista la cittadina Azzurra Cancelleri, M5S Camera, ma il suo intervento viene censurato e non sarà mai trasmesso. Nell’edizione delle 13.30 non c’è traccia del Movimento 5 Stelle, ma viene dato spazio alla prima riunione di “Officina per l’Italia”, che riunisce le anime del centrodestra che non si riconoscono nel Pdl». Seguiva il conteggio dei secondi. cinque a noi, dieci a loro e così via. Dopo qualche minuto è arrivata la replica della direzione del Tg1: «Il 17 ottobre non è stata chiesta alcuna intervista ad Azzurra Cancellieri; che nell’edizione delle 13.30 di quel giorno ampio spazio è stato dato al Movimento 5 Stelle nel servizio successivo a quello sulla legge di stabilità, dedicato alla legge sul finanziamento ai partiti; che i primi commenti alla legge di stabilità, varata la sera di lunedì 15, sono stati mandati in onda nell’edizione delle 13.30 di martedì 16 e tra questi c’era quello in sonoro della deputata del Movimento 5 Stelle Carla Ruocco». Tutto chiaro, i grillini sono stati disattenti, quattro in pagella e una curiosità: che cosa dicevano quando la tv di Stato – zeppa di conduttori di sinistra – costruiva intere trasmissioni per denigrare e delegittimare sia Berlusconi sia il centrodestra? Nulla, chiaramente. Forse perché hanno imparato da poco a usare il cronometro.

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