Mamma Rai allatta (solo) i figli di sinistra. E il latte ci costa milioni, vero Fazio?
Negli anni Settanta si diceva che i veri ricchi votavano Pci perché così mettevano al sicuro il loro capitale in caso di una nuova rivoluzione d’ottobre in salsa italiana. Oggi i veri ricchi continuano a dichiararsi di sinistra, per convinzione e perché fa comodo: se infatti si scopre che si tuffano nelle monete d’oro imitando Paperon de’ Paperoni, nessuno si scandalizza. Anzi, vengono difesi e coccolati. È accaduto quando il governo Berlusconi voleva “tassare” i milionari del calcio e dello spettacolo(la famosa “legge Ibrahimovic”) e ci fu una sollevazione, come se fossero stati toccati i santi al posto dei fanti. Accade adesso nel momento in cui – grazie a Brunetta – è stata fatta luce sul compenso di Fabio Fazio, ultimo regalo di Mamma Rai ai soldatini della sinistra. E lui ne ha approfittato perché, in diretta tv, non ha voluto “svelare” il mistero per “contratto”, una precisazione smentita dal Codacons: «Quanto dichiarato da Fazio è assolutamente assurdo e falso: nessuno può impedire per contratto di rendere pubblici i compensi, soprattutto se chi riceve il cachet decide di dare comunicazione di quanto percepito». Ma l’ammontare ormai ha già fatto il giro del web: «Rabbrividisco alla notizia che è saltata fuori – ha commentato Francesco Giro, del Pdl – Fabio Fazio guadagna circa 6 milioni di euro fino al 2017 per la sua trasmissione Che tempo che fa. Fazio non è quello che ogni domenica fa prediche moralistiche? Che ipocrisia! 6 milioni di euro da un’azienda pubblica e non privata, soldi nostri e non secondo le regole del mercato e della concorrenza visto che la Rai è piena di debiti milionari». E Maurizio Gasparri ha aggiunto: «Le sconcertanti dichiarazioni di alcuni conduttori Rai fatte in diretta nelle ultime ore impongono un’urgente convocazione della Commissione di vigilanza per discutere pubblicamente del tema della trasparenza dei compensi nel servizio pubblico. È incredibile assistere alla temerarietà di noti personaggi pubblici che si rifiutano di parlare dei loro compensi adducendo inesistenti vincoli alla trasparenza». Il bello è che il pubblico della trasmissione (come al solito ben “selezionato”) applaudiva proprio Fazio. Che viene difeso naturalmente dal Pd: «Il centrodestra solleva polemiche (oggi è la volta di Fabio Fazio) che sembrano rivolte più ad indebolire l’azienda», afferma Vinicio Peluffo, capogruppo “democratico” in Vigilanza. Già perché l’azienda si indebolisce se non si danno milioni ai “santoni televisivi” della sinistra. Che costruiscono trasmissioni per regalare una bella dose di propaganda a Pd & Company. O che vanno sul palco di Sanremo per invitare il comico (o presunto tale) disposto a imitare Berlusconi e gettare un po’ di fango gratuito sul centrodestra. Resta il fatto che 6 milioni sono tanti, tantissimi, indigeribili comunque, non solo nei periodi di crisi. Anche perché poi ci sono gli altri “artisti sinistri” da premiare, dalla Littizzetto a Crozza. Ma sì, Mamma Rai coccola e allatta, i figli sono pezzi di cuore. Peccato che ci siano figli e figliastri.