Roma trema: coltelli, spranghe ed estintori sequestrati prima del corteo No Tav, già 14 le persone fermate
Coltelli, spranghe, catene, caschi, fionde, lacrimogeni, petardi e moschettoni. Passamontagna, bombolette spray e cappucci. Ma anche quattro estintori, che rimandano immediatamente con la memoria al G8 di Genova e alla drammatica sequenza della morte di Carlo Giuliani. È quanto le forze dell’ordine hanno sequestrato durante i controlli per prevenire le violenze al corteo romano dei No-Tav e degli antagonisti, che partirà oggi alle 14 da piazza San Giovanni per concludersi a Porta Pia.
Le operazioni hanno portato anche al fermo di nove persone, delle quali quattro individuate nei pressi di San Giovanni e trovate in possesso di «oggetti atti ad offendere» e cinque intercettate al casello di Roma Nord in un’auto su cui trasportavano due caschi, una catena e una mascherina con filtro. Il totale dei fermati, fra i quali anche appartenenti ai gruppi anarchici italiani, è, dunque, allo stato attuale di 14 persone: vanno aggiunti, infatti, i cinque francesi fermati ieri nei pressi di Montecitorio e risultati con precedenti di turbativa di ordine pubblico in Italia e all’estero e, in due casi, di terrorismo in Francia.
Ma il bilancio si annuncia provvisorio: altri accertamenti sono in corso nei confronti di tre persone trovate in possesso di lacrimogeni, petardi, cappucci, bottiglie in vetro, guanti, occhiali e fibbie.
E, mentre arrivano i No-Tav con i pullman scortati dalle forze dell’ordine e si smantella la tendopoli allestita a piazza San Giovanni dai manifestanti di ieri che si sono trattenuti anche per il corteo di oggi, la città resta blindata: carabinieri e guardia di finanza presidiano gli obiettivi sensibili e, in particolare, le sedi dei ministeri, bersaglio dichiarato dell’assedio dei manifestanti, e le vie d’accesso a Viminale, Palazzo Chigi, Senato e Quirinale.