Sul web Berlusconi diventa il “campione” di Francesco De Gregori: “Vai Girardengo, non si vede più Sante”
Non è come quella sera di novembre, quando Berlusconi gettò la spugna dopo essere stato colpito quasi a morte dal famoso complotto dello spread: vecchi girotondini, dipietristi e “democratici” festeggiavano mentre il popolo di centrodestra era chiuso in uno strano silenzio, attonito, come un pugile alle corde. Era accaduto di tutto, la Merkel, i sorrisetti di Sarkozy, i banchieri e i deputati passati da una sponda all’altra, persino quelli considerati più fedeli. Stavolta è diverso, il voto sulla decadenza era ampiamente previsto, la sinistra non si sarebbe mai fatta sfuggire l’occasione di cancellare Berlusconi dalla vita parlamentare. Nessuna sorpresa, quindi. E la reazione c’è stata, soprattutto sul web. Tralasciando il fiume di solidarietà e di rabbia, i commenti più duri e gli insulti, molti l’hanno presa con ironia, postando vignette di cowboy («alle urne sarà “Mezzogiorno di fuoco”…») o dello stato maggiore del Pd con le bocche spalancate mentre guardano i sondaggi. Su Facebook commenti a valanga: «Prima usavano i carrarmati perché non avrebbero mai vinto col voto, ora usano le toghe amiche. Ma sono sempre perdenti»; «Peggio della peggiore Unione Sovietica, il politburo ha deciso». I bersagli principali sono stati Crimi, Stefàno e Grasso. Molti profili hanno scelto di pubblicare l’immagine di Berlusconi con le parole “Io sarò sempre con voi, al vostro fianco, decaduto o no”, raccogliendo “mi piace” a raffica. La pagina Che Guevara veste Prada ha scelto di andare sul pesante: «Comunista, cosa ti spinge a festeggiare la decadenza da senatore di un miliardario? Sveglia. Lui continuerà ad essere un miliardario e tu uno squattrinato. Risparmia lo spumante per Natale». La trovata forse più ironica e originale è stata quella di commentare la decadenza con il video musicale del brano di Francesco De Gregori Il bandito e il campione: «Vai Girardengo, vai grande campione / nessuno ti segue su quello stradone / Vai Girardengo, non si vede più Sante / è dietro a quella curva, è sempre più distante. / E dietro alla curva del tempo che vola / c’è Sante in bicicletta e in mano ha una pistola». Per poi aggiungere, sempre con il testo tratto dal brano: «ma fra rabbia ed amore il distacco già cresce / e chi sarà il campione già si capisce».