Tremate, le streghe (Cgil, Cisl e Uil) son tornate. Anche se sembrano Qui-Quo-Qua
Se in qualcuno sta tornando la voglia matta di Dc e di prima Repubblica, c’è addirittura chi è passato dai sogni alla realtà: è rinata la vecchia e (poco) cara Triplice. Si fanno le foto insieme appassionatamente, abbracciati e sorridenti, come i ragazzini durante le gite scolastiche. Sembrano personaggi dei fumetti, alla Qui, Quo e Qua parlano tutti e tre insieme, firmano comunicati congiunti e – su suggerimento della sinistra – trovano anche il nemico capace di dargli la scusa per fare l’ammucchiata. Il nemico, scontato, è il centrodestra e (ma era previsto) Silvio Berlusconi. Prima del voto sulla fiducia avevano promesso fuoco e fiamme, arrivando ad annunciare una mobilitazione su tutto il territorio con assemblee nei luoghi di lavoro, un presidio dopo l’altro e, nel fine settimana, volantinaggi nelle piazze e nei punti di incontro dei cittadini. Non parlano tanto della classe operaia ma della legge elettorale, tanto per darsi un carattere ancora più “politico”. A muovere le truppe è stata cSusanna Camusso, strombazzando che «il Pdl disprezza l’Italia e le istituzioni democratiche». Questa destra – ha detto la leader della Cgil – si conferma pronta a sacrificare tutto sull’altare dell’interesse personale di Berlusconi». È stata smentita dai fatti, ma non importa perché a lei interessa solo portare acqua al mulino della sinistra. In altri tempi Corso d’Italia faceva da cinghia di trasmissione per aggregare il consenso attorno al Pci di Togliatti prima e di Enrico Berlinguer dopo, adesso si muove per delegittimare l’avversario e regalare voti al Pd (anche se difficilmente riesce a convincere qualcuno). E i “compari” di Cisl e Uil fanno da ruota di scorta e si adeguano nella battaglia contro il Cavaliere-Satana, responsabile di tutto quanto di negativo è avvenuto in Italia in questi ultimi venti anni. Per lui solo bacchettate, perfino quando chiede la riduzione del prelievo fiscale e l’abolizione dell’Imu. E pensare che i sindacati, nell’immaginario comune, lavorano per tutelare il reddito di lavoratori e pensionati e per dare una mano ale famiglie e al cittadino consumatore. Non c’è da stupirsi, non dimentichiamoci che la Triplice – anche quando furoreggiava negli anni Settanta – ha fatto tutto tranne l’interesse del popolo.