Val di Susa, ancora terrorismo: escavatore dato alle fiamme in pieno giorno
Ormai siamo al terrorismo conclamato: c’è stato un furioso incendio nel cortile di un’impresa che lavora al cantiere Tav di Chiomonte: un escavatore è stato dato alle fiamme, in pieno giorno. L’attentato incendiario ha colpito la Geomont di Bussoleno, nel Torinese. È stata la moglie del titolare a dare l’allarme. L’attentato incendiario alla Geomont è il 15° episodio di violenza in Valle di Susa dall’inizio di luglio. «Basta con le intimidazioni No Tav in Val Susa», commenta, su Twitter, il senatore del Pd Stefano Esposito, da sempre convinto sostenitore della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Alla Geomont due compressori e una macchina, utilizzata abitualmente per trivellare nell’ambito dei lavori della Tav, erano andate a fuoco in un capannone, il 31 agosto scorso. L’attentato non è mai stato rivendicato. I carabinieri e i vigili del fuoco non hanno trovato alcun innesco nel cortile della Geomont di Bussoleno. Il mezzo era tornato in mattinata nella sede aziendale dopo avere lavorato al cantiere della Torino-Lione, a Chiomonte. Ulteriori indagini sono in corso per stabilire se si sia trattato di incendio doloso. Neanche questo episodio è stato rivendicato.
La giornata era iniziata peraltro nel segno dell’offensiva anti-Tav: una busta contenente polvere sospetta è stata recapitata in mattinata agli uffici di Finpiemonte, la finanziaria della Regione Piemonte. È stata aperta dal custode, messo in quarantena a scopo precauzionale in attesa degli esiti degli esami sulla polvere. Sul posto sono intervenuti la Polizia e i Vigili del Fuoco. Proprio domani è prevista una riunione operativa, annunciata dal governatore Roberta Cota, per coinvolgere Finpiemonte nel sostegno alle imprese della Valsusa, dove si sta realizzando la Tav.