Berlusconi “eliminato”, la sinistra non sa più che dire. Come Travaglio, Crozza, la Littizzetto…
Che faccia aveva, era triste o arrabbiato, depresso o reattivo? Sembrava invecchiato. Ma no, ringalluzzito. Dov’è andato dopo il comizio? Ad Arcore. E vai con le foto dell’auto che entra nella villa dopo aver oltrepassato i cancelli, flash e microfoni pronti a raccogliere qualsiasi sospiro. E poi le notizie, Berlusconi ha trascorso la serata con i figli, ma nessuno è in grado di sapere cos’abbia cenato e soprattutto se abbia digerito bene. Ma non basta, c’è sempre la coda delle foto che immortalano la Pascale alla manifestazione e tutti a commentare com’era vestita e se era truccata bene. Nei giorni più difficili della storia degli ultimi anni, con l’espulsione del leader del centrodestra dal Senato e (secondo il Pd) anche dalla vita politica, quando tutti dovrebbero avere uno scatto d’orgoglio, si continua a prediligere il gossip. E questo fa a cazzotti con quello che pensa l’opinione pubblica, divisa come al solito in due, tra chi ha sofferto per il voto sulla decadenza e chi ha brindato. Un’opinione pubblica che però vorrebbe ascoltare qualcosa di politico, uno straccio di proposta o di un’idea. E che se ne frega della stampa da Grande Fratello e dei parlamentari che si occupano solo delle cose spiate dal buco della serratura, permettendo a Letta di rifilare il trappolone dell’Imu mascherata. Non a caso il centrodestra continua ad aumentare nei sondaggi: se si somma la rabbia per il sopruso della “fucilazione” di Berlusconi alla rinnovata vitalità dei partiti della coalizione, tutti impegnati a creare qualcosa di nuovo, è chiaro che a uscirne a pezzi siano il Pd e i suoi alleati, che sembrano la replica della satira monomaniacale, delle Guzzanti e dei Crozza scimmiottati da democratici allo sbaraglio. L’ultima performance del Pd è sul (presunto) baciamano della Pascale a Berlusconi. La senatrice del Pd, Laura Puppato, invece di allarmarsi per la sorte dei Marò o delle famiglie a corto di euro, perde tempo nel dirsi allibita da quel gesto: «È un segno di arretratezza culturale e assoggettazione a un servilismo di stile tardo impero». La replica arriva dalla Repetti che accusa l’esponente del Pd di «supponente malignità». Del resto le immagini parlano chiaro: «Se guardasse bene il video, noterà che Francesca Pascale, che aveva voluto stare tra la folla, per dare un bacio d’affetto a Berlusconi ha potuto farlo solo sulla mano perché era circondato dalle guardie che lo proteggevano. Dunque un gesto normale. Nulla di teatrale come qualcuno vuol far credere. Spiace ancor di più che a fare ingiuste critiche sia una donna. E purtroppo spesso e volentieri arriva proprio dall’universo femminile la peggior ferocia contro le donne». Ma perché al Partito democratico interessa come si comporta la Pascale? Perché in fondo la sinistra ha ghigliottinato il nemico ma ha un disperato bisogno di lui. Senza il Cav, i parlamentari del Pd non saprebbero cosa dire né di che parlare. Un po’ come i comici. Un po’ come Travaglio e Santoro. Un po’ come la Littizzetto. Un po’ come Celentano. Un po’ come Benigni. Un po’ come la Dandini. Un po’ come Lerner. Se Berlusconi è “morto”, loro non si sentono poi tanto bene…