Da Totti a Obama, passando per Monti: tutti possono amare cani e fiori tranne uno (il Cav)

2 Nov 2013 19:27 - di Desiree Ragazzi

C’è amore e amore e c’è passione e passione. Se un personaggio dello spettacolo, dello sport e della politica (chiaramente della politica giusta, a sinistra) rivela i propri affetti e le proprie passioni è considerato interessante, se invece lo fa un qualsiasi personaggio del centrodestra, fino ad arrivare a Berlusconi, è travolto da critiche e ironie. Ci sono cani e cani. Intervistato da Am, il mensile del Corriere dello sport, Francesco Totti rileva la sua passione per gli amici a quattro zampe: «Ne ho sette…», dice con una punta di orgoglio. Tutto okay. Durante la campagna elettorale abbiamo assistito a un lunghissimo siparietto sul cane “adottato” da Monti: fiumi e fiumi d’inchiostro per descrivere l’amore del Professore per il cucciolo e foto a iosa della moglie mentre lo portava a spasso e faceva le compere. Per non parlare dei cani di Obama: quest’estate le più brillanti penne del pianete si sono cimentate nel raccontare le performance di Bo e di Sunny. Quest’ultima è un “cao de agua portugues”, razza adatta alla famiglia presidenziale e alle allergie di cui soffrono le figlie degli Obama. Il cane Bo, divenuto ormai celebre in tutto il mondo, fu adottato dalla famiglia presidenziale nell’aprile 2009, dopo una promessa fatta da Obama durante la campagna elettorale alle figlie Malia e Sasha. A conti fatti, l’unico cane che fa scandalo è Dudù, contro il quale si sono scatenate le ironie più feroci. Il settimanale di De Benedetti ha persino un blog col nome del cagnolino. Non parliamo poi della passione per il mare e per le barche a vela o non a vela. Passino quelle degli sportivi, passi quella di Massimo D’Alema, l’unica barca scandalo è quella del Cav (quella acquistata dal magnate australiano Rupert Murdoch). Il quadro si completa con i teatrini familiari, a tutti è dato raccontare i propri hobby. Ma basta ricordare i servizi giornalistici sulle piante di villa Certosa per avere una conferma definitiva: come c’è cane e cane, così c’è pianta e pianta.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *