Forza Italia dà appuntamento ai militanti: il 27 tutti a Palazzo Grazioli per dire no alla decadenza di Berlusconi
Mercoledì 27 novembre in via del Plebiscito a Roma, davanti Palazzo Grazioli, è in programma la manifestazione di Forza Italia contro il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Una manifestazione che si terrà in concomitanza con il voto del Senato sulla decadenza del Cavaliere con un orario non ancora definito. A condizionarlo, è infatti la decisione di scendere in piazza in contemporanea con il voto di Palazzo Madama sulla decadenza. Soltanto lunedì, dunque, quando la capigruppo calendarizzerà il voto, si saprà qualcosa di più. Al momento, l’orario indicativo è tra le 14 e le 17 di mercoledì. Resta anche la possibilità, inoltre, che una parte dei manifestanti si sposti da via del Plebiscito a Palazzo Madama, nel caso in cui Silvio Berlusconi decida di andare in Aula per il voto. L’intenzione è quella di far sentire la propria vicinanza al Cavaliere, ma anche contrapporsi a eventuali manifestanti anti-Cav che si presentino davanti al Senato.
«La fretta che il Pd ha di arrivare puntuale all’appuntamento con la decadenza di Berlusconi il 27 novembre», secondo la senatrice di Forza Italia Elisabetta Alberti Casellati va contro gli italiani. Per il Pd «le esigenze del Paese reale, di una quotidianità difficile per i cittadini è elemento secondario rispetto all’esigenza di espellere Berlusconi dal Parlamento per portare la sua testa al Congresso dell’8 dicembre». Ecco perché, secondo la senatrice di Forza Italia, «è inaccettabile stare con chi non tiene conto che si sta uccidendo l’economia a botte di tasse e con chi ha predisposto da tempo il plotone di esecuzione per Berlusconi applicando norme e regolamenti contra personam». Ancora più dura la nota della collega di partito, Anna Maria Bernini che rispedisce al mittente le accuse di “estremismo” mosse dagli alfaniani. «Estremista è chi considera accettabile, chiudendo gli occhi sulla sistematica violazione dello stato di diritto, quello che per noi è un punto di non ritorno: la decadenza del nostro leader da senatore con la complicità del Pd, a coronamento di una campagna di sistematica denigrazione politico-giudiziaria». Ad Alfano replica con una nota anche Renata Polverini. Il ministro dell’Interno, «farebbe bene a non dimenticare da dove proviene e chi ringraziare per essere al governo. Mi sembra – nota la deputata di Forza Italia – che le accuse di estremismo oltreché ingenerose nei confronti di coloro che hanno condiviso con lui una grande stagione politica prima in Forza Italia poi nel Pdl appaiono come un vano tentativo di coprire un vuoto nel propri programmi».