Lega, per il dopo Maroni c’è il “delfino” Salvini. Cinque i candidati: Bossi in campo, Tosi molla
«Una responsabilità enorme»: Matteo Salvini, vicesegretario della Lega, annuncia su Facebook la propria candidatura alla segreteria federale per il congresso di dicembre del Movimento. E lo fa a pochi minuti dalla scadenza del termine per presentare le per candidature. Sarà uno degli avversari di Umberto Bossi, tra i quali, però, non ci sarà il vicesegretario della Lega Flavio Tosi, che invece non ha presentato candidatura alla segreteria federale. Un anno e mezzo dopo il congresso di Assago che elesse Roberto Maroni segretario, dunque, la parola d’ordine nella Lega Nord è unità. Un’unità invocata da molti ma per ora contraddetta dai fatti: per la scelta del nuovo leader (resa necessaria dalla volontà dello stesso Maroni di dedicarsi a tempo pieno alla presidenza della Regione Lombardia) le candidature sono infatti numerose, contrapposte e ancora incerte nella loro collocazione. La candidatura di maggior peso, finora, è quella di Umberto Bossi, l’ex leader che non si è mai rassegnato al suo ruolo passivo di presidente-fondatore, nonostante la sua popolarità sia minore di un tempo. Bossi è stato il primo a compilare il modulo per la candidatura riaffermando le sue critiche alla gestione di Maroni. Matteo Salvini, però, è dato per favorito grazie all’appoggio proprio di Maroni per la conquista di via Bellerio. Ma in lizza ci sono anche Giacomo Stucchi, Manes Bernardini e Roberto Stefanazzi. In tutto sono 5 i candidati che raccoglieranno le firme per la corsa alla segreteria federale della Lega Nord. Altri precandidati, come Gianluca Pini, non sono stati ammessi per ”difetti di forma” nella presentazione.