L’ultimo messaggio rivoluzionario di Papa Francesco s’ispira a Socrate: «Il senso della vita è guardare dentro noi stessi»

6 Nov 2013 14:38 - di Desiree Ragazzi

Essere Papa significa anche offrire princìpi che non siano indirizzati soltanto al popolo dei credenti, ma che valgano per tutti. L’esigenza di guardare in se stessi è un concetto espresso dai più grandi filosofi e intellettuali, concetti che si tramandano da secoli. Basti ricordare Socrate («conosci te stesso»), Voltaire, Kafka, Kant, Heidegger, solo per citarne alcuni. Papa Francesco parlando di battesimo e confessione ha sottolineato l’esigenza di capire i propri errori e avere il coraggio di ammetterli. Durante l’udienza generale davanti a cinquantamila persone in piazza San Pietro ha spiegato il senso dei sacramenti e dei carismi. «È importante fare la comunione, è importante che i bambini siano battezzati presto, che siano cresimati». E poi: «È importante quando ci sentiamo peccatori andare al sacramento della riconciliazione». «Ho paura, padre, il prete mi bastonerà», ha detto il Papa riferendo i dubbi di chi non vuole confessarsi. «No – ha risposto il Pontefice – non incontrerai il prete che ti bastona, incontrerai Gesù che ti perdona, e Gesù che ti aspetta lì in confessionale, e questo fa crescere tutta la Chiesa». Poi ha spiegato l’importanza dei carismi: «Non spegnete lo Spirito», diceva già San Paolo, e la Chiesa deve apprezzare i «carismi come doni dello Spirito» ma, ha ricordato il Papa, questi «carismi, questi doni, non sono dati a beneficio di chi li riceve ma per l’utilità del popolo di Dio». Papa Francesco ha spiegato il senso dei sacramenti, e il fatto che «con i sacramenti e i carismi cresciamo in comunione e cresce la comunità». Papa Francesco ha ricordato che i sacramenti «non sono apparenze, non sono riti», bensì «sono la forza di Cristo», e che «ciascuno di noi mediante i sacramenti è incorporato a Cristo e unito a tutta la comunità dei credenti». «La grazia dei sacramenti – ha spiegato ancora il Papa – alimenta in noi una fede forte e gioiosa, una fede che sa stupirsi delle meraviglie di Dio, e sa resistere agli idoli del mondo».

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