Per gli incidenti a Varsavia prima di Legia-Lazio in stato di fermo 149 tifosi biancocelesti
Società - di Valerio Pugi - 29 Novembre 2013 - AGGIORNATO 29 Novembre 2013 alle 14:19
Sono in stato di fermo nella sede della polizia municipale di Varsavia i 149 tifosi italiani fermati giovedì nel centro della capitale prima della partita di Europa League tra Legia e Lazio. Lo rendono noto fonti della polizia, precisando che sono in corso le identificazioni personali e i preparativi per i procedimenti penali. Secondo la polizia, alcune persone hanno attaccato i poliziotti nel centro della capitale e nel corso degli scontri è stato distrutto un mezzo della polizia ed è stato disturbato l’ordine pubblico. Si tratta di violazioni previste dal codice penale polacco. Un filmato sugli scontri è disponibile sul sito della polizia di Varsavia. L’ambasciata italiana a Varsavia è in possesso della lista completa delle persone fermate dopo gli scontri con la polizia, e un funzionario sta assistendo le persone fermate, all’interno degli uffici della polizia locale. Secondo le informazioni in possesso dell’ambasciata italiana, alcuni italiani fermati potrebbero essere sottoposti a processi penali con il rito direttissimo e successivamente multati.
Va detto che le versioni su quanto accaduto sono contrastanti. Secondo la polizia, alcuni dei 700 tifosi laziali che si stavano dirigendo allo stadio per vedere la partita hanno abbandonando il corteo e hanno lanciato pietre e bottiglie contro le forze dell’ordine: da qui gli incidenti con i fermi e gli interrogatori. Secondo i dirigenti laziali, invece, si sarebbe trattato solo di «controlli preventivi in assenza di scontri». Il direttore sportivo biancoceleste Igli Tare: «Non ci risultano scontri, ma soltanto che circa 80 tifosi laziali hanno chiesto di essere scortati per sicurezza in centro e tutti sono stati fermati per un controllo dei documenti. Senza un motivo. Non sappiamo altro. Stanno verificando i documenti, lo ribadisco. Posso garantire che questi settanta fermati, di cui siamo a conoscenza, non sono stati violenti, perché hanno fatto una richiesta tramite la società di essere scortati allo stadio, perciò speriamo che questa cosa si chiarisca e vengano rilasciati».
C’è da aggiungere che questo episodio segue quello di mercoledì notte quando altri 17 sostenitori biancocelesti erano stati arrestati dalla polizia presso un albergo della capitale polacca in seguito ad una rissa con alcuni polacchi: sono stati tutti processati per direttissima e liberati (tranne uno) con l’obbligo di lasciare il Paese e il divieto di assistere al match. Va detto infine che già nella gara di andata, lo scorso settembre, la vigilia era stata piuttosto agitata. A parti invertite, però: i circa duemila tifosi polacchi giunti a Roma si erano resi protagonisti di parecchi episodi di vandalismo nel centro di Roma e poi si erano scontrati con la polizia italiana (un paio di agenti feriti) nei pressi dello stadio Olimpico.
di Valerio Pugi