Sgombero della tv greca, Syriza presenta una mozione di sfiducia al governo
La vicenda dello sgombero della televisione pubblica greca Ert, occupata da giugno da ex dipendenti licenziati arriva al Parlamento di Atene. Syriza, il partito di sinistra radicale maggiore forza d’opposizione, ha presentato una mozione di sfiducia contro il governo e il confronto tra il premier Antonis Samaras e e il leader Alexis Tsipras già si preannuncia duro. La mozione cade in un momento in cui i deputati dei due partiti che sostengono il governo (i conservatori di Nea Dimokratia e i socialisti Pasok), hanno riserve anche sulla legge per la tassazione dei terreni agricoli. Secondo gli osservatori politici anche Tsipras spera che con la mossa della mozione, riuscirà a placare le divergenze nel suo partito, dopo il discorso all’Università di Austin di Texas, dove ha sostenuto che la Grecia deve rimanere nell’eurozona. Il voto è atteso per domenica ma il governo non dovrebbe essere a rischio, contando su 155 voti su 300, mentre non è ancora chiaro cosa faranno i parlamentari di Sinistra Democratica (DiMar) e il gruppo dei parlamentari indipendenti. A favore della mozione si sono già espressi Chrysi Avgi, il partito filo-nazista e il Partito Comunista (Kke), anche se accompagnerà il voto favorevole con dure critiche al Syriza. Da parte sua il governo, per voce del premier, ha espresso la certezza che uscirà ancora più rafforzato: «La democrazia – ha detto Samaras – parlando dall’Università di Harvard, non teme la verità e le mozioni di sfiducia che vengono dai resti del passato», mentre ambienti governativi sostengono che in sostanza Tsipras, con questa mossa ha fato un regalo al governo nel momento in cui è in corso il difficile confronto con la troika.