Al via la costituente di Forza Italia: «Sarà un partito leggero, più attento al territorio»
«Parte da oggi la nuova fase organizzativa di Forza Italia con un occhio di riguardo al territorio». Lo scrive in una nota Silvio Berlusconi spiegando che «in ogni regione si avvierà una fase costituente che prevede la formazione di un comitato composto da tutti i parlamentari nazionali ed europei eletti nelle stesse regioni. A questi comitati – aggiunge – saranno chiamati a partecipare, inoltre, i principali esponenti del partito eletti negli enti locali e personalità di spicco della società civile, del mondo del lavoro e dell’impresa». Una fase che registra i commenti a caldo di molti esponenti di spicco del partito. Per Renata Polverini «la nuova Forza Italia cui sta lavorando Berlusconi è aperta alla società civile e solidamente ancorata al territorio ed ai suoi rappresentanti: un movimento, quindi, vicino alle persone e agli ideali di libertà e giustizia propugnati sin dal momento della sua discesa in campo dal nostro leader». «Avviando una nuova fase organizzativa per Forza Italia e mettendo il partito al servizio del Paese – aggiunge la deputata azzurr – Berlusconi si pone in chiara antitesi con chi, invece, usa un partito, nuovo nel nome, ma vecchio negli atteggiamenti e nelle alleanze, per garantirsi la poltrona». Si dice pronta «a lavorare al fianco del Presidente per questo nuovo inizio» anche Deborah Bergamini. «Prende forma la grande intuizione del Presidente Berlusconi: un movimento realmente aperto ed inclusivo, con una proficua compartecipazione tra parlamentari, eletti negli enti locali e nuove risorse della società civile». La parlamentare di Forza Italia spiega che «risultato di questa ricognizione territoriale sarà l’incontro tra realtà e competenze, diverse e complementari, in una forza radicata e al tempo stesso innovativa, all’avanguardia senza rinunciare alla tradizione».
In una intervista al quotidiano La Nazione l’ex manager Finivest e Rai ha già anticipato i prossimi passi, che partono dalla volontà di «recuperare il meglio dell’esperienza di Forza Italia», dando vita a un movimento leggero e «non strutturato in pesanti gerarchie interne». Questo però non significa che tutto debba essere fatto via web perché «il network dei Club deve svolgere una funzione capillare di ricostruzione di una comunità che incrementi la partecipazione dei cittadini in una dimensione non solo politica ma anche sociale. Non è demagogia ci crediamo davvero».