Berlusconi a una radio francese: “Se mi arrestano ci sarà la rivoluzione”. E vuole le elezioni per il 24 maggio
Rivoluzione. Non sono i forconi, né gli studenti in occupazione ad evocarla ma Silvio Berlusconi in una lunga intervista alla radio francese Europe 1. «Possono controllarmi il telefono, mi hanno tolto il passaporto e possono arrestarmi quando vogliono. Ma non ho paura, se lo fanno ci sarà una rivoluzione in Italia». Per nulla ammansito dai guai giudiziari, anche se ammette di essere in una grave debolezza «personale», il Cavaliere conferma il rinnovato interventismo politico, del quale in pochi avevano dubitato. Ai francesi fa sapere di volere le elezioni per il 24 maggio (data storicamente fatidica) in contemporanea con gli europee sottolineando l’illegittimità degli ultimi governi non espressi dal voto popolare. «In Italia non c’è stato un solo colpo di stato ma quattro. Il colpo di stato c’è ogni volta che un paese non può essere governato dagli uomini eletti dal popolo». L’ex premier non nega di essere già in campagna elettorale con la nuova Forza Italia, «stiamo cercando di convincere quei 24 milioni di italiani che non hanno ancora deciso di votare per la sinistra», dice consapevole del forte astensionismo testimoniato dai sondaggi se si votasse oggi. Immancabile la domanda sulle serate ad Arcore. Si tratta di episodi «montati dalla giustizia per condannarmi, il bunga bunga? Serate normali, non ho mai assistito a gesti ineleganti nella mia casa…». Quando passa al piano internazionale si sofferma sulla politica tedesca. «Angela Merkel? Fa i suoi interessi, questa Europa ha voluto una politica che crea depressione e non sviluppo», ha detto prima di rispondere a una domanda sui rapporti con Putin. «Sì, è stato a cena da me due giorni prima della decisione del Senato, è un ottimo amico. Lo conosco dal 2001». Alla richiesta di un giudizio sull’ex presidente francese Nicolas Sarkozy invece preferisce glissare: «Qual è la prossima domanda?».