La “Milano che ricorda” ha reso omaggio ad Anita, la mamma di Sergio Ramelli
Quando arrivò l’annuncio della morte di Sergio Ramelli al consiglio comunale di Milano, nel 1975, molti consiglieri comunali applaudirono. E fischiarono al missino Tomaso Staiti di Cuddia, che in quel momento aveva la parola. Chiedetelo a Ignazio La Russa, che della famiglia fu l’avvocato e che la Milano di quegli anni se la ricorda bene. La Milano di Avanguardia Operaia e delle Hazet 36, le chiavi inglesi con cui il fiduciario del Fronte della Gioventù fu massacrato sotto casa sua. Stavolta non c’erano extraparlamentari che facevano le foto ai partecipanti al funerale, come accadde alle esequie di Sergio. E stavolta la cerimonia si è potuta tenere senza cariche della polizia né denunce per apologia di fascismo. Il funerale nella chiesa del quartiere e un breve e silenzioso corteo fin sotto casa, davanti alla targa in ricordo di suo figlio Sergio, il giovane missino ucciso nel 1975 da esponenti dell’estrema sinistra: così la il popolo milanese ha tributato l’ultimo saluto ad Anita Ramelli, 79 anni, scomparsa lo scorso 23 dicembre. Ai funerali, alla chiesa Santissimi Nereo e Achilleo di Milano, in viale Argonne, c’erano (tra le circa 500 persone presenti) praticamente tutti i vertici degli ex An, passati oggi a Fratelli d’Italia. La leader del partito, Giorgia Meloni, Ignazio La Russa (tra quelli che hanno portato a spalla il feretro) e il fratello Romano, il parlamentare Massimo Corsaro, l’assessore regionale Viviana Beccalossi, i consiglieri comunali Riccardo De Corato e Marco Osnato, l’europarlamentare Carlo Fidanza. Fuori dalla chiesa, le corone di Fratelli d’Italia e CasaPound. Ai lati dell’ingresso – a salutare l’arrivo e l’uscita del feretro – numerosi militanti di formazioni della destra cittadina. Quindi, al termine della cerimonia, il corteo fino alla vicina casa in via Paladini, la deposizione dei fiori sotto la targa dedicata a Sergio Ramelli e l’ultimo saluto a ”mamma Anita”. Ignazio La Russa, annunciandone la morte, ha ricordato «commosso e con immutato affetto Anita Ramelli, mamma di Sergio, il mio amico allora diciottenne attivista del Fronte della Gioventù ucciso brutalmente sotto la sua abitazione a Milano il 29 aprile 1975 dai militanti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia Operaia. In questi 38 anni Anita è sempre rimasta vicina alle varie generazioni dei giovani di destra che nel nome del figlio hanno sempre trovato motivi di impegno ideale – ha aggiunto – Dopo la signora Mattei scompare purtroppo un’altra delle mamme di quei tanti ragazzi di destra che sono rimasti vittime della violenza politica. Ai familiari di Anita a cui ero particolarmente legato, giungano le mie sincere condoglianze».