Simbolo An, Meloni: «Primarie per la nuova dirigenza». Alemanno: «A gennaio un nuovo grande partito»

14 Dic 2013 20:09 - di Guglielmo Federici

Nel corso di un’assemblea dibattuta si pongono, dunque, le basi per un nuova stagione della destra politica, da ricompattare e da rinnovare, secondo le intenzioni espresse da Giorgia Meloni dopo la votazione a favore della mozione. «Faremo delle primarie su come utilizzare il simbolo di An e delle primarie per scegliere la nuova dirigenza», afferma la leader di Fratelli d’Italia, d’intesa con Ignazio La Russa. La mozione è stata l’unica messa in votazione all’Ergife di Roma, perché le altre due presentate da Gasparri-Matteoli e da Menia-Poli Bortone erano state ritirate. Si stabilisce, quindi, che il simbolo di An può essere utilizzato da Fratelli d’Italia in toto o in parte nel 2014 per inserirlo all’interno del proprio simbolo. La mozione dà tempo fino al 23 dicembre, dunque, alla Fondazione per certificare l’utilizzo del simbolo in modo da permettere ad altri soggetti singoli o associati, che si riconoscono nelle tesi di Fiuggi del 1995 a partecipare concretamente alla fase costituente di evoluzione di Fratelli d’Italia. A questo proposito FdI annuncia la formazione di una «segreteria generale del Congresso», che si dovrebbe tenere a gennaio, a cui potranno partecipare «a pieno titolo tutti i soggetti suggeriti dall’Ufficio di presidenza della Fondazione» che concordano con la linea politica di Fratelli d’Italia. Questo è un modo per tenere aperta la porta per gli esponenti della altre due mozioni con l’obiettivo di realizzare una nuova destra aperta al pensiero liberale e cattolico com’era nelle tesi di Fiuggi. La finalità è anche quella di riprendersi il bacino elettorale che aveva An».

Il patrimonio di An che consiste in circa 55 milioni di euro e una settantina di immobili non si tocca. La questione era una delle più spinose. Nella mozione approvata, infatti, FdI dichiara che «nulla pretende del patrimonio di An, che deve continuare ad essere gestito dalla Fondazione nella sua piena autonomia e secondo i dettami del suo statuto e il rispetto delle leggi». Si apre una grande opportunità secondo Gianni Alemanno, che ha cofirmato la mozione Meloni-La Russa: «Oggi è un giorno molto importante che apre un percorso comune per la Casa della destra e per chi nel centrodestra non si ritrova negli altri partiti». Da qui al 23 dicembre – spiega Alemanno – «il cda della Fondazione dovrà dare il via libera e una volta fatti gli accertamenti si avvierà un processo costituente realmente aperto a tutti», con la convinzione «che a gennaio nascerà un nuovo grande partito e raccoglierà in pieno l’eredità di An».

 

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