«Forza Italia va radicata sul territorio, la classe dirigente sia all’altezza del compito»

29 Gen 2014 16:41 - di Franco Bianchini

«Unità intorno a Berlusconi; compattezza della coalizione di centrodestra, senza la quale non si vince; forte iniziativa politica in materia di tasse, rilancio dell’economia e del lavoro e taglio della spesa pubblica; partecipazione convinta al processo di riforme costituzionali; partito radicato sul territorio, capace di dialogare con le forze economiche e sociali, in cui la classe dirigente sia selezionata secondo canoni meritocratici e che abbia luoghi formali di dibattito e confronto sia a livello centrale che periferico: queste dovrebbero essere le priorità di Forza Italia». Lo dichiarano in una nota i deputati di FI, Maurizio Bianconi, Basilio Catanoso, Fabrizio Di Stefano, Riccardo Gallo Afflitto e Pietro Laffranco. «Per perseguire queste priorità, c’è la necessità di valorizzare la classe dirigente che lealmente è rimasta al fianco di Berlusconi nonostante ben tre scissioni e nonostante il proditorio attacco delle toghe rosse, ma che ha anche dato buona prova di se in tante circostanze. Ben fa dunque – conclude Laffranco – chi si pone il problema che, se non tempestivamente risolto, potrebbe avere anche seri costi elettorali».

Interviene Maurizio Gasparri: «Rinnovare e aprire a nuove presenze non deve costituire per Forza Italia una scelta in contrasto con l’apporto fondamentale di dirigenti e militanti che sono schierati con coerenza e passione con Silvio Berlusconi. È chiaro che il nostro è un movimento basato sul ruolo decisivo e centrale del nostro leader. Tuttavia è necessario costituire organi statutari che siano luogo di confronto e di dibattito, per evitare che la discussione avvenga soprattutto sugli organi d’informazione e favorire una coesione che nasca da una forte collegialità – dice il vicepresidente del Senato – Riforme, tasse, casa, lavoro: i temi sui quali le nostre proposte sono giuste e vincenti sono tanti. Non dobbiamo ripetere riti della vecchia politica, ma collegare organizzazione territoriale, club, presenza sulla rete in un’immensa realtà che porti Berlusconi e Forza Italia a essere la locomotiva di una coalizione di centrodestra che batterà la sinistra di Renzi’. Vanno prese decisioni che coinvolgano tutti i protagonisti di questa fase, che hanno scelto – conclude Gasparri – di essere accanto a Berlusconi ancor di più in un momento in cui l’aggressione nei suoi confronti ha raggiunto livelli inauditi, senza scalfire però il suo ruolo di protagonista decisivo del confronto democratico».

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