Giorno della Memoria, Napolitano: «Vigilare contro ogni insorgenza di antisemitismo camuffato»
Mentre in tutta Italia si ricordano le vittime dell’Olocausto, a Roma Giorgio Napolitano ha invitato a mantenere la «vigilanza contro ogni insorgenza di antisemitismo, comunque camuffato». Durante la cerimonia che si è svolta al Quirinale il capo dello Stato ha puntato il dito contro le minacce agli ebrei: «Lasciate innanzitutto che io sbarazzi subito il campo dalla miserabile provocazione
che è stata appena tentata contro tutti noi. Gli autori, che spero possano essere rapidamente individuati, di un insulto assimilabile solo alla stessa ripugnante materia usata in quei pacchi – ha detto il presidente della Repubblica riferendosi alla testa di maiale recapitata alla sinagoga – non hanno nulla a che vedere con la Roma e i romani che per sentimento umano e civile, consapevolezza democratica, educazione e cultura, sono fraternamente accanto agli uomini e donne di origine e religione ebraica, stringendosi ad essi in un abbraccio di solidarietà e in un impegno di lotta rigorosa contro ogni forma di antisemitismo». Poi, ha accennato al disegno di legge in discussione in Senato, che introduce il reato di negazionismo. «Non posso dire nulla in proposito – ha detto – per rispetto delle prerogative del Parlamento, che saprà certamente discutere con attenzione e saggezza. Ma in generale ho altamente apprezzato quel che ha scritto qualche mese fa il nostro caro presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Renzo Gattegna, ndr)». A questo punto il presidente ha letto un passaggio del medesimo scritto: «L’Unione delle comunità ebraiche italiane ha più volte ribadito che la Memoria si tutela al meglio, ma soprattutto si difende nel modo migliore, privilegiando le armi della cultura e dell’istruzione». «Ed è esattamente in questo modo – ha aggiunto Napolitano a braccio – che abbiamo cercato di muoverci in questo periodo». Dal canto suo, il premier Enrico Letta ha pubblicato un messaggio sulla home page del sito del governo: «Il dovere della memoria non si conclude col Novecento: oggi tocca alla mia generazione, nata dopo la seconda guerra mondiale, fare tesoro delle testimonianze dei sopravvissuti, difendere la verità storica, e soprattutto educare i giovani a non rimanere mai più indifferenti». Su Twitter Giorgia Meloni ha scritto: «Io non dimentico i giusti di tutte le Nazioni che hanno rischiato o perso la loro vita per salvarne altre». Quanto alle scritte antisemite, domenica notte due uomini di 33 e 47 anni sono stati fermati dalla polizia. Entrambi sono stati denunciati per istigazione all’odio razziale, uno dei due appartiene al movimento di estrema destra Militia.