Hollande in caduta libera. Ma la storia delle corna e delle alcove pericolose è solo una goccia…

13 Gen 2014 10:53 - di Romana Fabiani

Forse verrà dimessa oggi la première (ex) dame, Valérie Trierlweir, giornalista e compagna del presidente francese Hollande, dopo il malore per la scoperta della relazione dell’amato François con l’attrice Julie Gayet. La pubblicazione sul settimanale Closer delle foto che immortalano il presidente in scooter che si reca a casa della Gayet ha generato scandalo e polemiche dai risvolti politici:se la popolarità di Hollande continua a scendere, se non si contano i paragoni con Berlusconi, se la stampa francese fa gara a chi conosce più dettagli pruriginosi della relazione clandestina, da ieri (quando le Parisien per primo ha pubblicato la notizia) i riflettori sono puntati sulla Trierlwer. ricoverata in ospedale «abbattuta e provata», proprio lei soprannominata “rottweiler”  per il carattere tosto. La first lady dell’Eliseo non è molto amata dai francesi, non la stimano i tradizionalisti, non la stimano troppo nemmeno i socialisti d’antan (giornalista ambiziosa ma senza grande talento), la detestano i figli di Hollande avuti con Ségolène Royal l’ex compagna di Hollande, poi l’avversaria sconfitta da Sarkozy alle presidenziali). In queste ore le cose per Hollande si mettono male. tanto da vedersi costretto a dire “pubblicamente” qualcosa sulla sua vita “privata, forse domani nel corso della conferenza stampa già prevista davanti ai giornalisti di mezzo mondo.

Oltre alle conseguenze personali sulla sua storia con Valérie, pesano anche le voci sull’appartamento degli incontri segreti al 22 della Rue du Cirque, a due passi dall’Eliseo e a meno di cento dal ministero dell’Interno. Secondo il sitoMediapart, infatti, a prestare a Julie quella casa sarebbe stata un’attrice sua amica, Emmanuelle Hauck, ex moglie di un uomo legato al banditismo corso, Michel Faracci. La Royal mostra invece il volto della saggezza e chiede di voltare pagina: «Questa storia è molto, molto, molto lontana dalle preoccupazioni dei francesi». Sarà, ma l’opinione pubblica non sembra rimanere indifferente alle scappatelle del capo dello Stato e l’Ump spara a zero sul campione del socialismo in caduta libera definendo il pasticciaccio «una vicenda disastrosa per l’immagine del presidente». Immagine controversa sulla quale la rete si scatena: alla fine fa quasi tenerezza il “budino dell’Eliseo” «con quel faccione stritolato dentro il casco che sbeffeggia il protocollo e in motorino va a rubare qualche ora d’amore…», scrive Dagospia. «La tresca di Hollande, con tanto di garçonniere, ricorda la trama di un film con Renzo Montagnani, Alvaro Vitali e la Fenech», twitta Maglianera. Chissà se in campagna elettorale quando invocava le changement pensava a questo, ironizza Antonio Polito.

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