Il centrodestra torna unito sulla legge elettorale: il modello è quello dei sindaci
«Delle tre proposte quella che ci sembra funzioni meglio e a cui i cittadini sono più abituati è quella dei sindaci». Il ministro Maurizio Lupi risponde così a Radio24 alle tre proposte di riforma della legge elettorale (modello spagnolo, Mattarellum corretto e doppio turno di coalizione come per i sindaci) avanzate giovedì da Matteo Renzi. «Prevede con chiarezza – spiega Lupi – chi deve governare e chi deve stare all’opposizione, prevede la possibilità di scelta come i consiglieri comunali vengono eletti dai cittadini, assegna un premio di maggioranza per poter governare». Tre elementi che fanno dire all’esponente del Nuovo centrodestra: «È una strada sulla quale penso si possa proseguire, e che deve essere fatta in tempi certi per poter prendere al balzo questa piccola fiammella di ripresa, per andare ad elezioni nel marzo 2015 con un paese che rivede la luce». Sulla proposta di Renzi, tutti i partiti di centrodestra concordano in chiave positiva. «La lettera di Renzi ai leader di partito è un’iniziativa “innovativa e giustissima” perché è chiaro che anche noi, il primo partito di centrodestra, dobbiamo avere la possibilità di dire le nostre opinioni». Così, in un’intervista a Panorama.it, la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria. Per la leader della Giovane Italia «la proposta di andare a un election day il 25 maggio, unificando le elezioni europee con quelle politiche, è un’opportunità che dovrebbe cogliere al volo chi crede ancora che la nostra è una democrazia fondata sul diritto del popolo di decidere il proprio governo». Altrettanto positivo il giudizio di Gianni Alemanno. «Renzi ha il merito di aver finalmente rotto il minuetto interminabile di rinvii sulla legge elettorale. Adesso nessuno ha più alibi per rinviare la riforma elettorale e, possibilmente, andare a nuove elezioni. Delle tre ipotesi presentate da Renzi la più accettabile – osserva l’ex sindaco di Roma – è sicuramente la riproposizione della legge sui sindaci con doppio turno di coalizione, che permette di creare maggioranze chiare alla Camera e al Senato e di dare rappresentatività a tutti i partiti, oltre che a riproporre finalmente le preferenze che permettono a ogni elettore di scegliersi il proprio candidato. In meno di un mese Renzi, gliene va dato atto, ha prodotto un’accelerazione che tutto il governo Letta, e prima di lui il governo Monti, non erano riusciti a realizzare».