La Lega denuncia: «Gli hacker hanno rubato la nostra pagina su Fb. Ma nessuno se ne occupa»
Pioggia di insulti, parolacce, minacce e incitamento all’odio. Ce n’è per tutti: da Bossi a Maroni, da Borghezio a Salvini fino al più semplice leghista. Gli hacker hanno trasformato in pochi giorni il gruppo “Lega Nord Padania-Umberto Bossi” su Facebook in una pagina stracarica di offese. Ci sono le foto e le parole pesanti. Come per esempio, «leghista perfetto con l’ictus al cervelletto». Oppure, «la Lega vuole Udine capitale della Regione: riaperta la fiera estiva delle cazzate». E ancora: «leghista figli di p…». E poi in un altro post: «Borghezio maiale, Bossi vegetale». Ma a scorrere la pagina di leggono frasi e insulti ancora più gravi. La Lega non ci sta: denuncia l’hackeraggio su Facebook e attacca anche la scelta di Fb che non ha ritenuto, nonostante ciò, di chiuderlo. «Non ci chiamiamo Laura Boldrini, Cecile Kyenge e non siamo nessuna associazione buonista – dice il responsabile comunicazione Davide Caparini – siamo la Lega quindi è giusto insultarci. Così la pensano negli uffici di Facebook visto che un nostro gruppo è stato prima hackerato e poi utilizzato per denigrarci con post infamanti e assolutamente ingiustificati. Nonostante segnalazioni in massa – prosegue – per violazione delle norme e incitamento all’odio, Facebook ha ritenuto non accettabili le violazioni e ha mantenuto aperto il gruppo. Nessuna persona di buonsenso leggendo certi insulti e minacce resterebbe indifferente quindi alla base c’è chiara volontà discriminatoria nei confronti della Lega Nord e dei leghisti. Abbiamo sporto denuncia alla polizia postale, la pagina Lega Nord Padania-Umberto Bossi è quindi da ritenersi completamente estranea all’attività politica del Movimento e nulla di quanto lì pubblicato può essere riferibile in alcun modo alla Lega Nord».