Legge elettorale, ultimi dettagli da limare ma c’è l’intesa sul premio al 37% e lo sbarramento al 4,5%
L’accordo c’è, mancano i dettagli, quelli che in genere creano le maggiori insidie ma la strada sembra ormai spianata in Commissione Affari Costitutuzionali, dove nel pomeriggio si inizieranno a votare gli emendamenti. Secondo fonti parlamentari, sarebbe stata chiusa l’intesa tra Pd e FI sulla nuova legge elettorale sulla base di alcune modifiche al testo già concordato, dopo una serie di telefonate, in mattinata, tra Renzi e Berlusconi. L’intesa prevede che la soglia per far scattare il premio di maggioranza passi dal 35 al 37 per cento. Modificata anche la cosiddetta la norma «salva-Lega», con lo sbarramento minimo per l’ingresso in Parlamento fissato al 4,5%, quindi con un leggero ritocco al ribasso rispetto all’ipotesi iniziaòe- Si tratta ancora, invece, sulla soglia di accesso per i partiti non coalizzati (oggi all’8%) e per le coalizioni (12%). In mattinata era stata la plenipotenziaria di Matteo Renzi, Maria Elena Boschi, a mostrarsi fiduciosa e a parlare di “prudente ottimismo” sulla possibilità di chiudere l’accordo in giornata. Domani il giorno della verità con il debutto in aula del testo.