Marò, il governo italiano travolto dalle polemiche. E prende ancora tempo…
L’India ci riprova e si riaffaccia l’ipotesi di pena di morte per i due marò: la decisione dovrebbe arrivare tra due-tre giorni. Un atteggiamento di chiusura inatteso che ribalta la situazione dopo la lunga trattativa fra l’Italia e l’India ed espone nuovamente Massimiliano Latorre e Salvatore Girone al rischio concreto della pena di morte. Un cambio di rotta improvviso che in Italia provoca forti polemiche e fa finire il governo sott’accusa. «Chiederemo al ministro degli Esteri Emma Bonino – dicono Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto – di riferire immediatamente in aula». I fondatori di Fdi spiegano che a «distanza di due anni non solo i nostri due militari sono ancora trattenuti in India in barba al diritto internazionale ma addirittura al contrario degli accordi sottoscritti viene ipotizzata per loro la condanna a morte. Di fronte a questa vergogna nazionale l’immobilismo del governo Letta è scandaloso». Dura Deborah Bergamini, deputato di Forza Italia: «L’Italia rischia di essere un Paese senza una voce autorevole nel mondo. E questo, purtroppo, è l’esito della demolizione della nostra credibilità internazionale a cui ci si è prestati pur di abbattere il governo Berlusconi. Attendiamo chiarimenti urgenti dal governo su quello che sta accadendo». Per Gianni Alemanno «tutti i tentativi del governo Letta, come del governo Monti, di minimizzare la vicenda dei due marò prigionieri in India si svelano come menzogne di apprendisti stregoni. Dev’essere chiaro che se la situazione non solo non viene risolta, ma diventa addirittura una vera minaccia per la vita dei nostri due fucilieri di Marina, non ci sarà nessuna attenuante e ci sarà la massima reattività del popolo italiano contro governanti che non sanno difendere le nostre persone in divisa». Sulla stessa linea anche Mariastella Gelmini, vicepresidente vicario del gruppo Fi alla Camera: «Mai il prestigio dell’Italia era stato prima d’ora ferito in modo così brutale sulla scena internazionale. Il governo Letta porta, insieme al suo predecessore Monti, una responsabilità pesante. Forza Italia chiede al governo, attraverso i suoi massimi responsabili, di riferire subito in Parlamento». Critici anche i grillini che minacciano di partire per l’India: «Partiremo in tre, a nostre spese, come è accaduto in Kazakistan». Travolto dalle polemiche il governo cerca di metterci una toppa tardiva. Nel pomeriggio a Palazzo Chigi si è svolto un vertice tra il premier Enrico Letta e i ministri con i ministri Emma Bonino, Mauro Mauro e Annamaria Cancellieri. Ma dalla riunione è stato partorito un topolino. In attesa della chiusura delle indagini, il governo italiano, si legge nella nota di Palazzo Chigi, «si attende che si dia seguito concreto alle assicurazioni fornite dal governo indiano, coerenti con le indicazioni della Corte suprema, riguardo al fatto che il caso in questione non rientra tra quelli oggetto della normativa antipirateria. In caso contrario, il governo italiano si riserva di assumere, in ogni sede, tutte le iniziative necessarie».