Marò, occorre internazionalizzare la vertenza. Telefonata dal Colle: «Non sarete mai soli»

31 Gen 2014 19:16 - di Antonio Pannullo

«Napolitano al telefono con i marò: tornerete con onore». Con questo tweet il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri anticipa una telefonata che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, avrebbe fatto durante l’incontro con i parlamentari che sono appena rientrati da Nuova Delhi. «Napolitano telefona ai maró con i parlamentari e conferma necessità internazionalizzare la vertenza», ha scritto infatti Gasparri via twitter nel corso di un incontro al Quirinale tra il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e i parlamentari che sono appena tornati da una missione in India. «Non sarete mai soli», avrebbe detto il capo dello Stato ai due fucilieri italiani. Anche il presidente del Consiglio, Enrico Letta ha ricevuto a Palazzo Chigi una delegazione di parlamentari delle commissioni Esteri e Difesa del Senato e della Camera, che nei giorni scorsi hanno effettuato la missione in India per incontrare i fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Alla delegazione, guidata dai presidenti delle commissioni, Letta ha manifestato grande apprezzamento per l’iniziativa, che conferma l’unitarietà d’intenti tra il governo e le forze politiche rappresentate in Parlamento per giungere a una soluzione della vicenda. A questo fine, proseguiranno i contatti sul piano europeo e internazionale per sensibilizzare i partner dell’Italia su una questione che vede tutta la comunità nazionale al fianco dei due marò e delle loro famiglie.

Ma per Fratelli d’Italia il governo ha fatto troppo poco: «Prima il governo Monti e ora il governo Letta hanno inanellato una serie di tragici errori e ancora oggi, dopo due anni, non si è posta la vicenda dei marò al centro delle nostre relazioni internazionali. Non è possibile che la comunità internazionale chieda il sacrificio, purtroppo anche della vita, ai nostri soldati impegnati nelle missioni di pace all’estero e poi lasci soli i nostri due marò che erano impegnati in una azione di contrasto alla pirateria internazionale e che ora rischiano la pena di morte in India». Lo ha detto Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo. «Bisogna ridiscutere, ma il Governo non lo sta facendo, la presenza italiana nelle missioni internazionali, chiedere l’arbitrato per rivendicare la giurisdizione e sostenere la proposta avanzata dal vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani di interrompere il negoziato per il libero scambio Ue-India», conclude Fidanza. E sempre sulla vicenda marò e sulla sua gestione, il senatore di Forza Italia Gasparri accusa il Corriere della Sera e difende la missione parlamentare in India: «Un quotidiano un tempo autorevole dà lezioni a tutti sulla vicenda dei marò dopo averla censurata e dimenticata per mesi e mesi. Rimandiamo la lezione al mittente. La missione dei parlamentari in India ha raggiunto tre scopi: far muovere le istituzioni in maniera unitaria, il che non è poco visti i momenti che l’Italia sta vivendo anche in queste ore; costituire un gruppo di pressione nel nostro Paese che si sta rivolgendo a tutte le istituzioni; incanalare l’azione politica, quella legale e quella diplomatica su un percorso di serietà e di forza senza far prevalere iniziative individuali e scomposte». Gasparri prosegue: «Il Corriere della Sera avrebbe potuto fare una forte campagna di opinione nel passato, quando invece ha ritenuto la vicenda dei marò irrilevante. Pertanto è proprio l’iniziativa dei parlamentari che sta mettendo ordine anche in riferimento all’eccesso di timidezza del nostro governo e all’insufficiente azione di Letta e della Bonino soprattutto. Per non dire dell’incredibile comportamento di Mario Monti, già autorevole editorialista del quotidiano che impartisce lezioni. Il Corriere della Sera dunque faccia, se lo ritiene, una bella campagna d’opinione (che è quello che dovrebbe fare un giornale) e lasci fare a chi si sta muovendo con saggezza, con forza e con spirito unitario quello che deve essere fatto».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *