Papa Francesco telefona alla mamma di Elisa Claps: «La ricordo nelle mie preghiere»
Papa Francesco sempre più vicino alla gente. A chi soffre. A chi ha bisogno di una parola di conforto. E di solidarietà e partecipazione, il pontefice in questi intensi mesi di pontificato ne ha dimostrata tanta: ieri, l’ultima prova, ennesimo segno di una Chiesa che il successore di Pietro vuole al servizio dei più sofferenti, e tangibile manifestazione di un anticonformismo libero da schemi diplomatici e cerimoniali ecclesiastici, come dimostrato dalla sua prima apparizione pubblica la sera dell’elezione dal balcone di San Pietro, ad oggi. Così, dopo aver elogiato la capacità di Internet di unire, mettere in relazione, scongiurando il «rischio dell’isolamento e dell’esclusione», Papa Bergoglio è passato direttamente alla pratica telefonando a Filomena Iemma, madre di Elisa Claps, la ragazza potentina scomparsa il 12 settembre 1993, il cui cadavere fu trovato il 17 marzo 2010 nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, a Potenza, e per il cui assassinio Danilo Restivo è stato condannato in primo e in secondo grado a trenta anni di reclusione.
Sì, proprio la signora Claps, una donna duramente messa alla prova da una tragica esperienza, che nel corso degli anni e delle lunghe a alterne vicende legate alla scomparsa e all’uccisione della figlia, ritrovata anni dopo nel sottotetto della chiesa dove la ragazza era stata vista per l’ultima volta, ha adombrato anche il sospetto di “connivenze” scomode da parte dei prelati della Santissima Trinità.
Ma ancora una volta, sfidando tutto quanto il ruolo gli impone, Papa Francesco sceglie di compiere un gesto di grande umiltà e di estrema vicinanza. Un atto dalla profonda valenza simbolica, e non certo perché compiuto a stretto giro con il messaggio per la Giornata delle comunicazioni. La telefonata, allora, è avvenuta due sere fa: il Papa ha parlato con la madre di Elisa direttamente sul suo cellulare, rassicurando Filomena Iemma del fatto che nelle sue preghiere ricorda sia Elisa sia il padre, Antonio Claps, malato da tempo e morto ieri. Condoglianze che rappresentano una ricompensa morale, laddove dovesse essere dimostrato in futuro il torto subito da Elisa e dalla famiglia Claps, perpetrato anche da parte di piccoli rappresentanti della Chiesa.