Su immigrati e unioni civili il governo Letta trema e le urne si avvicinano. A destra rispunta l’ipotesi Marina

4 Gen 2014 10:48 - di Desiree Ragazzi

Il governo affronta l’ennesima tempesta e al premier Enrico Letta toccherà fare la sintesi su due posizioni distanti e inconciliabili tra loro per allontanare lo spettro delle urne. Da una parte c’è Matteo Renzi che spinge su unioni civili e modifiche della Bossi-Fini, dall’altra c’è Angelino Alfano col suo secco no a qualsiasi ipotesi di riforma su questi temi. Un no che rappresenta, di fatto, un chiaro avvertimento per il premier: attenzione ad accogliere tutte le proposte avanzate da Renzi perché il Nuovo Centrodestra è pronto a dare battaglia. E, infatti, la presa di posizione di Alfano ha subito dato la stura a un duro confronto politico e ad alzare i toni. Il centrodestra, non solo con i parlamentari di maggioranza, ha difeso la posizione di Alfano, mentre il Pd ha attaccato a testa bassa: «I rapporti di maggioranza sono cambiati, Alfano si adegui», ha chiosato Davide Faraone della segreteria dei democrat. Moderati e cattolici del centrodestra non hanno rincarato la dose: «Il buonsenso – ha scandito Maurizio Sacconi, capogruppo Ncd al Senato – vuole che l’atto più emblematicamente politico come la riforma elettorale debba essere parte del patto di maggioranza tanto quanto un atto che investe le coscienze dei singoli prima ancora delle formazioni collettive, come è l’eventuale regolazione delle unioni omosessuali, rimanga al di fuori del patto di maggioranza. Il contrario sarebbe solo sabotaggio del governo». Un braccio di ferro che avrà indubbiamente una ricaduta sulla tenuta della maggioranza e sulla quale pesa anche la spinta in avanti di Silvio Berlusconi. Il Cav, infatti, da giorni non fa altro che invocare un immediato ritorno “al voto” con un election day da tenere il 25 maggio con le europee. E proprio in queste ore di grande fibrillazione, secondo indiscrezioni, rispunta l’ipotesi di Marina a candidato premier. «Se si vota a maggio – avrebbe detto il Cavaliere durante le riunioni ad Arcore (come riporta la Repubblica) – c’è solo lei. E mia figlia lo sa». In questi giorni di festa l’ex premier avrebbe fatto testare Giovanni Toti e a sorpresa anche Angelino Alfano. Ma nessuno dei due sarebbe riuscito a sfondare nei consensi, stando a sondaggi. L’unica carta quindi sembrerebbe quella della figlia Marina.

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