Aversa, incendio doloso nel canile: muoiono 17 cuccioli, 185 si salvano ma alcuni sono gravi
Sono morti soffocati tra le fiamme che hanno divorato in un attimo la struttura. Così diciassette cuccioli di cane di razza pregiata sono stati trovati dai carabinieri e dai vigili del fuoco che sono accorsi dopo che era stato lanciato l’allarme per un incendio divampato nell’azienda “Word Pet Center” che si occupa di import-exporti di animali ad Aversa, in provincia di Caserta. I diciassette cuccioli sono morti nel rogo che ha interessato parte del capannone di 240 metri quadrati della società casertana: le fiamme si sono sviluppate, per cause non ancora verificate, dal furgone di proprietà della stessa società che è andato completamente distrutto, per poi propagarsi alla struttura dove erano custoditi in diversi box 200 cuccioli. Ma il disastro avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi se i soccorsi avessero tardato solo di poco. La struttura, infatti, era particolarmente affollata. E l’intervento dei soccorritori ha consentito di salvare 185 cuccioli che ora sono in cerca di una sistemazione. Secondo i primi soccorritori, un ritardo di pochi minuti nell’opera di salvataggio avrebbe causato la morte di tutti i 199 cuccioli. Alcuni sono feriti gravemente, la maggior parte scampata all’incendio ha il pelo annerito dal fumo, e molti hanno gravi problemi di respirazione. I carabinieri accorsi sospettano che dietro l’incendio possa esservi addirittura la mano della camorra e che, comunque, l’incendio possa essere doloso. Sia le indagini dei carabinieri che gli accertamenti dei vigili del fuoco hanno, infatti, riscontrato elementi che fanno ipotizzare l’origine dolosa dell’evento, in particolare una scala trovata nei pressi del furgone della società da cui è partito il rogo e appoggiata al tetto della struttura dove erano i box dei cani. Sul posto, oltre ad una scala appoggiata al tetto dei box e che avrebbe consentito l’accesso alla struttura, mai notata dai proprietari, sono state trovate anche alcune polpette, su cui verranno effettuate analisi per stabilire la presenza di veleno: il cibo era destinato probabilmente ai cani da guardia della struttura. Per gli investigatori, dunque, c’era qualcuno estraneo all’attività nella tarda serata di venerdì nel perimetro esterno dell’azienda ed è probabile che l’obiettivo fosse quello di distruggere solo il furgone. Poi, però, le fiamme e il fumo si sono propagati per il vento coinvolgendo anche il capannone che ospitava altri box e le gabbie dei cuccioli di cane. In queste ore gli investigatori dell’Arma stanno anche visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’azienda.