Cartoline da Roma, vergogna senza fine: dopo maiali e cinghiali anche un aeroplano in sosta vietata
A Roma di Aeroplanino c’era solo lui, Vincenzo Montella, eroe dell’attacco giallorosso dell’era capelliana e spallettina. Adesso se pronunci “aeroplanino nella Capitale” viene giù l’intera Rete (e l’Italia intera) dalle risate: trattasi del terzo atto della tragicommedia “Cartoline da Roma”: un velivolo ultraleggero a due posti è rimasto parcheggiato nell’ultimo tratto di Via Ramazzini, sullo spartitraffico centrale praticamente davanti all’ospedale Spallanzani-San Camillo: l’aviatore ha sistemato carrello e aeroplanino, assicurati con una catena, vicino a un cartellone della pubblicità di una mostra felina e canina. Un “triplete”: maiali in via Boccea, cinghiale al guinzaglio sull’autobus numero 8 e ora l’aeroplanino parcheggiato in strada come in un hangar. A Roma abbiamo visto di tutto e di più, siamo abituati alle follie, ma non eravamo andati ancora così “oltre”, al di là di ogni fantasia e infatti mentre il velivolo è stato rimosso non molto tempo dopo, le foto di questa “sosta volante” come l’ha chiamata Massimo Gramellini su La Stampa rimarranno scolpita nell’immaginario collettivo chissà per quanto.
Le immagini hanno invaso le bacheche dei social media, le redazioni dei quotidiani on line, tutti i siti le hanno riprese. Ai turisti di ritorno dalla Citta Etera gli amici chiederanno se oltre alla mostra su Rodin hanno dato l’occhiata alll’aereo parcheggiato. Insomma, Roma è una città dove può accadere veramente di tutto. “Siamo alle comiche finali”, ha dichiarato l’assessore Giudici del XII Municipio che ha segnalato l’insolita presenza. Prima o poi dovremo assemblare un album delle meraviglie – o degli orrori – raccogliere in maniera sistematica i segnali di questa “rivoluzione” nell’architettura urbana che arrivano da Roma. Ci sono stati altri casi che hanno raggiunto gli onori – si fa per dire – della cronaca come la scultura eretta nel giro di una notte davanti al Circo Massimo e a poche centinaia di metri dal Campidoglio senza alcuna autorizzazione e senza che nessuno se ne sia accorto. Artisti e meno artisti, maiali e aviatori lo sanno: a Roma tutto è possibile. Finché c’è Marino c’è speranza. Su Fb infatti i commenti sul sito “Roma fa schifo”- che registra gli “orrori” che si possono incontrare in città – tra il serio e il faceto si pongono tutti la stessa domanda: «Ma esiste una amministrazione comunale?O la capitale è diventata una terra di nessuno?