Corte dei Conti, i pagamenti per le condanne rateizzati anche ai defunti
Sentenze di condanna emesse dalla sezione giurisdizionale per la Toscana della Corte di Conti, che nella pratica vengono eseguite con pagamenti rateizzati fino a 90 anni, superando le normali aspettative di vita del condannato.
A denunciare la circostanza, nella sua relazione in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, è il procuratore regionale Angelo Canale. «L’esecuzione di una sentenza del 2005 – ha detto – è stata rateizzata fino al 2096, sconcertante». «In tema di esecuzione delle sentenze – ha precisato Canale della sua relazione – il punto nodale è l’assoluta inadeguatezza del regolamento che ne disciplina l’esecuzione». Il regolamento «non discrimina tra fatti dolosi e colposi» e «prevede in via generalizzata la rateizzazione». Così «si assiste, non senza sconcerto, a rateizzazioni che non potendo eccedere il quinto dello stipendio vanno oltre, per durata, alle stesse normali aspettative di vita.
«Vorrei poter dire – ha commentato Canale nel suo discorso – che i temi dell’esecuzione delle sentenze di condanna e dell’efficacia dei giudizi di responsabilità non presentano criticità, ma non direi la verità. Soprattutto presso gli enti locali, ma anche presso le aziende sanitarie, e presso altri enti, l’esecuzione delle condanne procede a rilento, quasi svogliatamente, burocraticamente, quando non assistiamo a tentativi mirati sostanzialmente a vanificare l’esecuzione delle sentenze e il ristoro del danno».
A fronte di queste situazioni, afferma sempre Canale, la procura della Corte dei Conti ha aperto specifici fascicoli istruttori. Al momento sono 360 i procedimenti di esecuzione delle sentenze monitorati dalla procura regionale della Corte dei Conti; 76 procedimenti sono sospesi per proposizione di appello. Nel corso del 2013 si sono conclusi 79 procedimenti di esecuzione.