Costa Concordia, un sub spagnolo muore durante le operazioni per la rimozione della nave dall’Isola del Giglio

1 Feb 2014 18:51 - di Redazione

Un incidente sul lavoro gravissimo ha funestato le operazioni preliminari per la rimozione della Costa Concordia dall’Isola del Giglio: un sommozzatore spagnolo di trent’anni è morto sotto il relitto. L’incidente è avvenuto nell’area del cantiere. Secondo le prime ricostruzioni, sembra che il sub sia rimasto incastrato tra le lamiere mentre era impegnato in un’immersione dedicata a predisporre le operazioni per l’installazione dei cassoni sul lato di dritta della nave, che dovranno riportare la Concordia in galleggiamento. Il subacqueo è stato immediatamente soccorso dallo staff medico e paramedico del cantiere e successivamente dal personale del 118, ma la situazione è apparsa subito grave. Un elicottero del 118 ha recuperato la salma, che poi è stata trasferita in un ospedale. Sale dunque a 33 il numero delle vittime dell’incidente avvenuto la sera del 13 gennaio 2012, la cui vicenda processuale si è conclusa appena qualche giorno fa, quando la Cassazione ha rigettato la richiesta della Procura generale di celebrare un processo bis e ha confermato le pene patteggiate a luglio dai co-indagati del capitano Francesco Schettino, gli ufficiali Ciro Ambrosio e Silvia Coronica, il timoniere Jacob Rusli Bin, il “fleet crisis coordinator” di Costa spa Roberto Ferrarini e il direttore dell’hotel di bordo Manrico Giampedroni. Un fronte giudiziario, però, resta ancora aperto: quello tra la Costa e Schettino, che ha contestato la motivazione per giusta causa del licenziamento e ha chiesto il reintegro e gli stipendi arretrati. La Corte di Cassazione il 3 febbraio dovrà decidere quale sia il tribunale competente, tra Genova e Torre Annunziata.

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