Costa Concordia, un sub spagnolo muore durante le operazioni per la rimozione della nave dall’Isola del Giglio
Un incidente sul lavoro gravissimo ha funestato le operazioni preliminari per la rimozione della Costa Concordia dall’Isola del Giglio: un sommozzatore spagnolo di trent’anni è morto sotto il relitto. L’incidente è avvenuto nell’area del cantiere. Secondo le prime ricostruzioni, sembra che il sub sia rimasto incastrato tra le lamiere mentre era impegnato in un’immersione dedicata a predisporre le operazioni per l’installazione dei cassoni sul lato di dritta della nave, che dovranno riportare la Concordia in galleggiamento. Il subacqueo è stato immediatamente soccorso dallo staff medico e paramedico del cantiere e successivamente dal personale del 118, ma la situazione è apparsa subito grave. Un elicottero del 118 ha recuperato la salma, che poi è stata trasferita in un ospedale. Sale dunque a 33 il numero delle vittime dell’incidente avvenuto la sera del 13 gennaio 2012, la cui vicenda processuale si è conclusa appena qualche giorno fa, quando la Cassazione ha rigettato la richiesta della Procura generale di celebrare un processo bis e ha confermato le pene patteggiate a luglio dai co-indagati del capitano Francesco Schettino, gli ufficiali Ciro Ambrosio e Silvia Coronica, il timoniere Jacob Rusli Bin, il “fleet crisis coordinator” di Costa spa Roberto Ferrarini e il direttore dell’hotel di bordo Manrico Giampedroni. Un fronte giudiziario, però, resta ancora aperto: quello tra la Costa e Schettino, che ha contestato la motivazione per giusta causa del licenziamento e ha chiesto il reintegro e gli stipendi arretrati. La Corte di Cassazione il 3 febbraio dovrà decidere quale sia il tribunale competente, tra Genova e Torre Annunziata.