Cuperlo: «Renzi leader e premier è un’anomalia». Rampelli: «L’hai “benedetto” tu…»

21 Feb 2014 16:34 - di Redazione

Il presidente del Consiglio incaricato intende mantenere il doppio incarico e “aprire” la segreteria dem alla minoranza. Ma sul doppio incarico di Renzi alza la voce Gianni Cuperlo, l’ex presidente già sconfitto alle primarie, e a poche ore dall’annuncio della squadra di governo attacca: «Sul futuro del Pd dobbiamo aprire una riflessione molto seria. Non solo su chi lo guiderà ma anche su che cosa intendiamo per partito della sinistra nel Paese. Nel Pd in effetti ora viviamo una anomalia», sostiene il leader della minoranza del Pd al Caffe di Sky Tg24.  «Abbiamo fatto due mesi fa le primarie: ho insistito nel dire che si faceva un congresso per eleggere il segretario e non l’inquilino di Palazzo Chigi. Ora il nuovo segretario diventa Presidente del consiglio. Io credo che dovremo discutere di questo». Si accorgono ora che esiste un’anomalia, commenta ironico il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli. «Fa piacere che Cuperlo si renda conto dell’esistenza di un’anomalia. Condividiamo in pieno e lo diciamo da quando la segreteria del Pd, lui compreso, ha sfiduciato il presidente Letta e ha incoronato, con 137 voti, il segretario Renzi a premier in pectore», commenta Rampelli, che aggiunge: «L’anomalia, ennesima – aggiunge – è stato non aver voluto parlamentarizzare la crisi per evitare psicodrammi interni; l’anomalia è l’incarico affidato dal presidente della Repubblica, in prorogatio (altra anomalia) al segretario. Visti i precedenti – è la sua analisi – non è affatto anomalo che Cuperlo oggi rivendichi la segreteria del Partito Democratico. Tutto lascia pensare che dietro il desiderio di avvicendamento a Palazzo Chigi ci sia stata una manovra per recuperare la guida di via del Nazareno. Tutto sulla pelle degli italiani e a dispetto delle regole basilari della democrazia e del rispetto delle istituzioni».

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