«I marò vanno rispettati: fuori l’India dall’Expo di Milano»: è la proposta di FdI e Forza Italia

19 Feb 2014 18:00 - di Gabriele Farro

India inaffidabile. Aspira a un seggio nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ma poi viola le più elementari norme del diritto internazionale. Adesso, dicono ad una voce le forze politiche italiane non se ne può più, servono risposte fermissime: il ritiro dell’ambasciatore da parte del ministro Bonino, in passato fin troppo comprensiva nei confronti delle ragioni di Nuova Delhi, non può essere che il primo passo. Così emerge la richiesta, formalizzata dall’annuncio di due precise mozioni da parte di Forza Italia e Fratelli d’Italia, di estromettere l’India dall’Expo di Milano del prossimo anno, come segnale di ritorsione e di denuncia. E fa discutere la posizione contraria del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che  si dice contrario perché vuole «salvaguardare l’Expo rispetto ad altre vicende». Secondo l’esponente leghista è comunque evidente che «nella vicenda il governo ha dimostrato di non avere autorevolezza internazionale». Proprio per questo, puntualizza Ignazio La Russa, presidente di Fratelli d’Italia, «Maroni deve rivedere la sua posizione, perché nelle coalizioni si sta insieme  sui programmi ma soprattutto sui valori fondanti quali la dignità e la sovranità nazionale. Sulla vicenda dei marò – conclude La Russa – Maroni  non può limitarsi a una generica solidarietà». Posizione condivisa da Riccardo De Corato, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia che definisce «incomprensibili» le parole del governatore leghista. «Chiediamo una riunione di maggioranza – dice De Corato –, prima che la mozione per estromettere l’India dall’ Expo arrivi in aula, per evitare strappi e votazioni che non farebbero bene alla maggioranza, vista la delicatezza dell’argomento. Le parole di Maroni, che non si trova d’accordo con le misure chieste contro l’India a seguito della ingiusta detenzione dei nostri marò da ormai due anni, sono incomprensibili e desideriamo quindi che incontri la maggioranza al più presto. Altrimenti – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia –  dovremo avviare una riflessione su questa presa di posizione, che mette la vita di due militari italiani (che rischiano la pena di morte o pene detentive durissime) al secondo posto dopo Expo».

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