In FI c’è chi non vuole ammazzare il vitello grasso per il ritorno di Pierferdy. E Casini dice: non farò abiure

4 Feb 2014 12:05 - di Redazione

Va bene accogliere il figliol prodigo Casini, ma ammazzare il vitello grasso proprio no. È più o meno questo il senso della reazione all’interno di Forza Italia dopo il ritorno nel centrodestra dell’Udc e del suo leader. Per dirla con Renato Brunetta, «la politica non si fa con il rancore. In Forza Italia non ci sono frange contro Pier Ferdinando Casini, ma c’è in dibattito perché non si deve dimenticare tutto quello che il leader dell’Udc ha detto su Berlusconi». Intervistato da Radio Anch’io il presidente dei deputati forzisti ha aggiunto: «Bene ha fatto Casini a riconoscere che il Terzo Polo non c’è più perché è stato occupato da Grillo. Ma ora guardiamo al futuro, perché vince insieme chi ha più potere di coalizione». Da parte sua, il diretto interessato chiarisce: «Io non chiedo abiure agli altri e non sono disposto a farle». Così Pierferdinando Casini intervenuto ad Agorà su Raitre commentando il suo riavvicinamento a Berlusconi. «C’è stata una diversa visione della politica – ha proseguito il leader Udc – ma io non ho mai avuto problemi personali con Berlusconi, anche nei momenti di massima asperità del nostro scontro ho sempre salvaguardato i rapporti personali». E che il ritorno del figliol prodigo non sia visto con entusiasmo nel centrodestra, lo conferma Daniela Santanchè. «Casini è il più sopravvalutato della storia politica italiana. E’ un po’ un bluff». Lo ha detto ad Agorà su Raitre Daniela Santanchè. «Casini ha fatto un po’ il gioco dell’oca: ci ha messo otto anni per tornare alla casella di partenza. Cioè di capire che se non si sta sotto l’ombrello di Berlusconi non si possono battere le sinistre. Io – ha proseguito l’esponente berlusconiana – credo che Casini è naturalmente nel centrodestra. L’importante è che riconosca la leadership di Berlusconi e che riconosca che ha sbagliato tutto in questi anni dalla nascita del Popolo della Libertà sino ad oggi. Le finestre per quanto mi riguarda non sono affatto spalancate». Almeno per la Santanchè il vitello grasso può dormire sonni tranquilli.

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