Marò, l’improvvisa reazione italiana conquista le prime pagine dei giornali indiani
Il nuovo rinvio in Corte Suprema del caso dei marò e la decisa reazione italiana che ha richiamato “per consultazioni” il suo ambasciatore e convocato quello indiano alla Farnesina hanno conquistato le prime pagine di tutti i quotidiani di New Delhi. In generale i giornali riflettono il malessere del governo italiano per i ritardi del processo, come fa appunto The Indian Express, con richiamo e foto sotto la testata del suo servizio interno, sottolineando che per l’Italia «si tratta di un nuovo rinvio inaccettabile». Nello stesso senso The Hindu pubblica la foto dell’ambasciatore Daniele Mancini che «è richiamato a Roma perché il caso si trascina», osservando che il ministero della Giustizia «è favorevole a processare i due Fucilieri di Marina con leggi normali» e non con quella per la repressione della pirateria (Sua Act). Lo stesso giornale registra una opinione indiana fuori dal coro. L’ex ufficiale della Marina indiana C. Uday Bhaskar, considerato uno dei massimi esperti di sicurezza marittima, è convinto che la vicenda sia stata intorbidita dalla politica. «Credo – ha assicurato – che le passioni nazionaliste che questo caso ha suscitato in India siano fuori luogo. Non sta né in cielo né in terra che i Fucilieri di Marina possano avere ucciso i due pescatori a sangue freddo – ha aggiunto – o addirittura per una faida personale. Si è trattato di una tragedia che avrebbe dovuto essere trattata con la sensibilità che ci saremmo aspettati se due dei nostri soldati vi fossero rimasti coinvolti». E se Mail Today dice che «l’Italia abbandona la diplomazia» e «si riscalda richiamando il suo ambasciatore», The Times of India dedica ben tre servizi alla vicenda, osservando che l’Italia «ha sfruttato abilmente il momento di disorientamento fra tre ministeri che non si mettono d’accordo su una formula per presentare i capi d’accusa». L’Hindustan Times, infine, dopo aver riferito che l’ambasciatore indiano Basant Kumar Gupta è stato convocato alla Farnesina a causa dei ritardi nel processo, indica che «l’obiettivo principale del governo italiano è riportare al più presto i Fucilieri di Marina a Roma».