Quel Parlamento «bivacco di manipoli» e cicisbei con il pennacchio sulla testa…

17 Feb 2014 17:00 - di Francesco Signoretta

Alla Camera «un bivacco di manipoli». Tutti si chiedono se  in Italia esista ancora uno straccio di democrazia, specie dopo le ulteriori conferme che nel 2011 c’è stato il “golpe bianco” per sostituire il governo eletto dal popolo con il governo delle banche. Ma ora tutti si chiedono se esista ancora un Parlamento, se le più alte cariche dello Stato siano consapevoli che il loro compito è salvaguardare la dignità delle istituzioni e che a decidere debba essere l’aula, non le lugubri sedi del Partito democratico. Men che meno le primarie del Pd. «Qualcuno pretende che il Parlamento, accuratamente evitato durante la crisi – scrive il Mattinale, la nota politica redatta dallo staff del gruppo di Forza Italia della Camera dei deputati – si riduca a macchina neutra per lo smaltimento di decreti giacenti. A questo sarebbe ridotta la democrazia rappresentativa? A luogo dove si obliterano i biglietti di addio confezionati da un premier decaduto e da un Presidente della Repubblica proteso ormai ben oltre il dettato costituzionale? E tutto per il comodo insediamento del neo-premier». «I presidenti della Camera e del Senato Boldrini e Grasso – sostiene il Mattinale – che ci stanno a fare? Prontissimi a esibire l’alto pennacchio delle loro cariche per ragioni di rappresentanza, pronti a usare il potere in chiave personalistica o peggio antidemocratica, e poi proni a trasformare i deputati e senatori in cicisbei di decisioni extraparlamentari». «Di certo Grasso è più propenso – sottolinea l’organo dei deputati di Forza Italia a trasformare il Senato a vassallo dei pm in Tribunale, come nel caso di Napoli, piuttosto che a garantirne il ruolo costituzionale nel bocciare un governo e insediarne uno nuovo. Questi presidenti, così orgogliosamente antifascisti, sono stati i migliori da che c’è la Repubblica, nel fare del Parlamento quel che annunciava Mussolini, “aula sorda e grigia”, in fondo in fondo “bivacco di manipoli” al servizio di poteri maturati fuori da elezioni democratiche e fuori dal Parlamento. Boldrini e Grasso – conclude il Mattinale – dovrebbero costituirsi parti civili contro se stessi». Più che «aula sorda e grigia» è aula «sacrificata» sull’altare del Pd.

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