Renzi dopo l’incontro con il Cav: «A luglio affronterò il tema giustizia». E il Pd trattiene il fiato…

19 Feb 2014 18:30 - di Corrado Vitale

Il partito delle toghe, dei giacobini arrabbiati e degli amici di Travaglio & C. forse avrà un po’ di dispiaceri tra qualche mese. Matteo Renzi ha infatti annunciato che in luglio affronterà i «problemi della giustizia». Di per sé non ci sarebbe nulla di strano, visto che tutti (magistrati compresi) affermano che si tratta di una delle prime questioni nazionali. Senonché i soliti malpensanti hanno subito messo in relazione questa apparentemente “innocua” dichiarazione con il lungo colloquio avuto poco dal premier in pectore con Silvio Berlusconi, un faccia a faccia che è peraltro circondato da un piccolo giallo: secondo indiscrezioni giornalistiche riferite dal tg del La7 i due leader hanno voluto rimanere per cinque minuti da soli e hanno pertanto pregato i rispettivi collaboratori di uscire dalla stanza. Ce ne sarebbe quanto basta per imbastire un retroscena sontuoso. E infatti una delle domande più pressanti dei giornalisti a Renzi è stata relativa proprio a una possibile richiesta del Cav sullo scottante tema. Il presidente incaricato ha ovviamente smentito. «Non c’è alcun ragionamento con Forza Italia su questo», si è limitato a dire il leader del Pd, aggiungendo soltanto queste generiche considerazioni: «Il tema della giustizia non è quello che avete trattato negli ultimi 20 anni, ma sono i problemi dei cittadini a casa quando hanno un problema con i ritardi dei pagamenti nella Pubblica Amministrazione, il sistema che non funziona». Insomma, una scontata cortina fumogena, volta presumibilmente a  disattivare sul nascere qualsiasi, possibile fuoco di sbarramento. Ma la sensazione che qualcosa di clamoroso stia bollendo in pentola rimane forte. Anche perché è significativo il fatto che il premier incaricato abbia inserito il tema giustizia nel programma dei suoi primi cento giorni. Staremo a vedere. Al momento è assai eloquente il silenzio di Largo del Nazareno; al contrario di quello che invece hanno subito dichiarato Brunetta e Leone del Ncd; che hanno commentato positivamente il riferimento di Renzi al tema. Al Pd saranno sicuramente in molti a temere un nuovo, ancor più deflagrante, capitolo della rottamazione ideologica inaugurata dal loro vulcanico leader.

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