«Renzi è crudele, maleducato e ambizioso»: la stampa estera “condanna” il leader del Pd
Di nuovo non ha niente, nonostante abbia fatto di tutto per apparire come astro nascente, showman capace di trasformare la politica in una fiction e vestirsi alla Fonzie di Happy days. Nel dna di Renzi c’è molta prima Repubblica, un misto di vecchia Dc unita ai difetti storici del Pci, un po’ demitiano e un po’ prodiano, a seconda delle esigenze. La faccina d’angioletto inganna, il carattere alla fine viene fuori e stavolta non ha potuto nasconderlo. E se ne sono accorti anche all’estero e questo, per lui, è un autogol: «Renzi è un uomo che ha fretta, maleducato e ambizioso», Philippe Ridet, il corrispondente a Roma del quotidiano Le Monde, fotografa così – in un post pubblicato su Campagne d’Italie, il blog de Le Monde dedicato all’Italia – il segretario del Partito democratico. La descrizione è durissima: «Conciso, chirurgico e anche crudele, Renzi non ha lasciato neanche una chance al suo rivale, davanti ai 156 membri presenti alla direzione del Pd, esigendo la formazione di un nuovo governo. Un licenziamento in tronco», scrive ancora il giornalista, nell’articolo intitolato “Cos’è che fa correre Matteo Renzi?”. Il giornalista de Le Monde osserva anche che mai un presidente uscente «aveva ricevuto tanti omaggi da parte dei partecipanti per il suo “lavoro delicato”. Un modo educato per dirgli: “Adesso te ne vai e lasci il posto a Matteo”…». Per Ridet, che equipara Renzi a un treno ad alta velocità, ora «il rischio è grande. All’altezza della scommessa. L’ultimo esempio di staffetta tra due membri dello stesso partito e della stessa coalizione alla guida del governo risale al 1998, quando Massimo D’Alema, che si vedeva già come futuro leader della gauche, accettò di succedere a Romano Prodi. D’Alema – conclude Ridet – non ne ha tratto alcun profitto, oggi si pone da “saggio”, dando pareri che nessuno ascolta». Renzi farà la stessa fine? Difficile dirlo, visto che siamo in presenza di un personaggio «maleducato, crudele e ambizioso».