Sì allo “svuota carceri”, ma è bagarre: opposizioni scatenate. FdI denuncia i rischi per la sicurezza
Ennesimo decreto, ennesimo voto di fiducia. Ormai in Italia si governa così. Non fa eccezione il dl “Svuota carceri» approvato dalla Camera dopo un dibattito serrato, con le opposizioni schierate, pur con diverse motivazioni, contro la decisione del governo di risolvere il problema del sovraffollamento degli istituti di pena rimettendo in circolazione gente, in molti casi, pericolosa. Nell’aula di Montecitorio è la bagarre. Il senso di ingiustizia e di allarme sociale è stato ben rappresentato dagli interventi di molti esponenti politici. «Non si migliorano le condizioni di vita dei detenuti peggiorando quelle dei cittadini onesti che giustamente chiedono certezza della pena per coloro che sbagliano», ha affermato Ignazio La Russa. «Non contesto il sacrosanto diritto dei detenuti di avere una vita migliore ma uno Stato che libera i carcerati perché non sa dove metterli è uno Stato che si arrende alla criminalità». «Fratelli d’Italia – ha ribadito il presidente di FdI – voterà contro questo decreto e chiede alle altre forze di centrodestra di non rendersi complici di questo ennesimo provvedimento, il quarto negli ultimi due anni, che non migliora la vita dei detenuti e peggiora la sicurezza nelle città italiane». Secondo Giorgia Meloni «lo svuota carceri è l’ennesimo fallimento di questo governo. Fratelli d’Italia non darà mai la sua fiducia su un provvedimento che sancisce la resa dello Stato, il quale sceglie di far pagare ai cittadini la sua totale incapacità nell’affrontare e risolvere i problemi, mettendo oltretutto a rischio la loro sicurezza e incolumità». Anche Fabio Rampelli ha posto in rilievo le insufficienze dell’esecutivo di fronte dell’emergenza carceri. «Ci troviamo di fronte all’ennesimo decreto legge, l’ennesima fiducia, l’ennesimo provvedimento d’urgenza in materia carceraria». Per l’esponente di FdI questo è il solito intervento, «per svuotare gli istituti penitenziari, deflazionare i processi, e pensare di rispondere, con un provvedimento d’urgenza ai richiami dell’Unione Europea, ai messaggi del Capo dello Stato».
Fortemente critica anche la Lega che, con Marco Rondini, ha parlato provvedimento inutile e pericoloso. «Grazie a questo brillante decreto da domani criminali e mafiosi potranno ripopolare le nostre strade mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini onesti». Un altro parlamentare leghista, Gianluca Buonanno, si è anche reso protagonista di uno “show” in aula, lasciando un paio di manette sui banchi del governo e suscitando le ire della presidente Boldrini, che gli ha intimato: «Tolga quella cosa, la smetta!». Durante il voto di fiducia, i deputati leghisti hanno esposto cartelli con la scritta «no al libera criminali». Critiche al provvedimento, ma per motivi opposti, sono arrivate anche da Sel. «Il decreto – ha detto il vendoliano Gennaro Migliore – si chiama svuota carceri ma ha svuotato solo se stesso». Il capogruppo di Sel a Montecitorio ha accusato il governo di aver «depotenziato» il provvedimento. Da parte loro, i deputati del M5S hanno votato esibendo polemicamente copie del regolamento della Camera. In serata il via libera alla fiducia posta dal governo Letta. I sì sono stati 347, i no 200.