Cameron come Berlusconi: via l’imposta di successione (Ma Prodi la reintrodusse…)
Nella patria della democrazia – e anche dell’economia- si segue l’esempio di Berlusconi: già nel pieno della campagna elettorale in vista delle elezioni 2015, il premier britannico David Cameron infatti rilancia la sua proposta di «far pagare l’imposta di successione solo ai ricchi». Il leader conservatore, come già proclamò Berlusconi a suo tempo, realizzando poi la promessa, ha affermato che questo tipo di tassa «non dovrebbe essere pagata da chi ha lavorato duro e risparmiato». Il suo piano è quello di innalzare l’attuale soglia effettiva alla quale scatta il pagamento dell’imposta sui beni in eredità, dalle 700 mila sterline a una cifra tonda: ossia un milione di sterline. Cameron ha ricordato che questo era uno dei suoi punti nel manifesto elettorale del 2010 ma che non è stato possibile realizzarlo nell’alleanza di governo coi liberaldemocratici, che si erano opposti. Il premier ha ricordato che per fare questo i suoi conservatori dovranno conquistare la maggioranza assoluta alle prossime elezioni. L’intervento di Cameron è arrivato dopo la previsione dell’Office for Budget Responsibility secondo cui, se non viene cambiata l’attuale soglia di pagamento, il numero di famiglie che saranno interessate dall’imposta raddoppierà nei prossimi cinque anni. Come si ricorderà, in Italia l’imposta di successione fu abolita dal governo Berlusconi nel 2001 e reintrodotta dal governo Prodi nel 2006.