Hillary Clinton anticipa la campagna elettorale: troppi gli americani delusi da Obama
L’erstablishment democratico punta tutto su di lei: per il team di Obama e colleghi è Hillary Clinton il cavallo vincente nella scuderia della Casa Bianca. E nonostante le ritrosie e i dubbi, la ex “first lady” più potente e apprezzata della storia americana, sembra aver già messo in moto la macchina elettorale oliata, per questa nuova avventura propagandistica, dall’importantissimo supporto dei cosiddetti Super Pac, i comitati di raccolta fondi che hanno radicalmente cambiato le modalità di conduzione delle campagne elettorali. E allora, figurerebbero allo studio dell’ex team Clinton – e del Super Pac legato a Barack Obama – nuove strategie promozionali mirate alla sperimentazioni di sinergie economico-politiche, a dimostrazione di quanto e come l’universo democrat scommetta tutto sulla ex senatrice di New York per conseguire una nuova vittoria nel 2016, stabilendo così un nuovo primato presidenziale. E allora, ecco irrompere in Rete e sui media un nuovo sito e il primo spot.
Così, mentre Hillary Clinton non ha ancora deciso ufficialmente se ricandidarsi alla conquista per la nomination democratica, il SuperPac Ready for Hillary, il cui account su twitter vanta già 111.000 followers, non perde tempo, lanciando un nuovo sito web e il primo spot promozionale, neanche a dirlo già cliccatissimo online. La colonna sonora è Roar, l’ultimo successo della pop star dal blasone rigorosamente democratico, Katy Perry, che tra l’altro risulta essere la detentrice di un ambito primato, nuovo di zecca: è lei, l’essere umano più seguito su Twitter al mondo. Le immagini – retoriche al limite dell’agiografico, come la grammatica propagandistica declinata al linguaggio internetico prescrive – raccontano tutta la storia personale dell’ex “First Lady”, dall’infanzia al suo ultimo incarico al Dipartimento di Stato. E non è tutto: Ready for Hillary ha già programmato per il prossimo 3 aprile persino la prima cena di raccolta fondi in un ristorante di Washington. Così come, sempre questo supercomitato politico, ha deciso di mobilitare un piccolo esercito di 250 volontari che scenderanno in campo il prossimo week end a Des Moines, la capitale dell’Iowa, dove parte, ogni quattro anni, l’avventura del candidato alla Casa Bianca.
L’esercito democratico ha cominciato ad affilare le armi pubblicitarie, insomma, e a schierare la fanteria d’assalto mediatico, non trascurando il fatto che l’ostacolo principale alla corsa e alla vittoria della Clinton potrebbe essere proprio il generale in campo, Barack Obama. Il presidente in carica è molto impopolare, e non da oggi, e il basso favore politico per il suo operato potrebbe scoprire il fianco ed esporre al rischio della debàcle – e non della semplice sconfitta elettorale – i candidati a lui associati. È questo dunque, al momento, il vero tallone d’Achille della candidatura Clinton (e forse il motivo principale delle sue perplessità): l’impopolarità di Obama, un possibile boomerang che gli avversari politici sono pronti ad utilizzare per colpire l’ex senatrice di New York.
Dunque, malgrado l’enfasi degli spot,il dibattito sui blog, il background militante e le parentele insigni, sulla campagna ombra della Clinton per le presidenziali 2016 aleggia pericolosamente lo spettro della perdita di consensi di Obama: una zavorra che potrebbe precluderle – questa volta per sempre – la guida degli Stati Uniti. E il sogno di un ciclo di tre mandati consecutivi alla Casa Bianca, realizzato nel secondo dopoguerra una sola volta, quando i repubblicani governarono prima con Reagan, e poi con Bush dal 1980 al 1992, sembra allontanarsi per lei, e per i democratici che rappresenta, sempre di più…