La destra «o è coraggio e coerenza o non è». Svegliamoci, serve un colpo di reni

6 Mar 2014 18:21 - di Francesco Signoretta

C’è un personaggio che è entrato prepotentemente nel Pantheon della storia italiana senza bisogno di essere “rivalutato” e “sdoganato” dalla sinistra o da chicchessia. Questo personaggio è Giorgio Almirante. Basta dare un’occhiata alle pagine facebook per capirlo: non appena viene pubblicata una sua frase, una sua immagine, un suo pensiero fioccano le condivisioni, i “mi piace” e i giudizi positivi. Il popolo del web, in tanti casi, è molto più avanti del tran-tran quotidiano cui ci sottopone il confronto politico, spesso di un’ovvietà disarmante. Di Almirante si ricorda soprattutto una caratteristica, la coerenza, quella coerenza che sembra mancare al mondo della destra. Proprio per questo la stessa destra è chiamata a un colpo di reni, a ritrovare una sua identità e una sua collocazione chiara, per non prestare il fianco a nuovi pregiudizi che rischiano di protrarsi a lungo. E l’intera coalizione non può certo limitare il suo dibattito interno su chi è a favore o contro Berlusconi, altrimenti commetterebbe lo stesso errore di una sinistra che ha tentato per vent’anni di ridurre tutto a un referendum sul Cavaliere. Molti elettori sono disorientati, c’è una fetta del centrodestra che è al governo e una fetta che è all’opposizione, anche se poi tutti dicono di avere come obiettivo il ricompattamento della coalizione prima del voto. Non basta. E lo dimostra il fatto che nel Pd c’è di nuovo la voglia di superiorità morale, prova evidente è la vicenda dei sottosegretari indagati. Nel contempo, c’è il tentativo di far credere – attraverso l’operazione Renzi, studiata a tavolino – che il “nuovo” è rappresentato dalla sinistra e il “vecchio” dalla destra, che la speranza è a sinistra mentre la rassegnazione a destra. Un giochino che ricalca la splendida ironia di Giorgio Gaber, quando cantava «fare il bagno nella vasca è di destra, far la doccia invece è di sinistra». Nessuno cada nel tranello, tra tutti i partiti dello schieramento c’è un comune denominatore dato da idee che reggono da sempre e che hanno saputo superare i momenti più difficili. Recuperare la chiarezza è fondamentale, ma va rispolverata la coerenza. Perché se è vero che la destra – come diceva Almirante – «o è coraggio o non è», è altrettanto vero che «o è coerenza o non è».

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