Le “pagelle” di Donna Assunta: «Bravi Meloni, La Russa e anche Gasparri: ma io voto Fratelli d’Italia»
I 100 anni di Giorgio Almirante, la vittoria di Marine Le Pen, un po’ di amarcord nel ripensare a «quando Giorgio consegnò la Fiamma missina a Jean Marie» e il futuro della destra. Donna Assunta intervistata dal Fatto Quotidiano parla di tutto questo, ma sono le sue “pagelle” ad
attirare l’attenzione, i suoi giudizi sullo stato dell’arte della destra italiana e dei suoi protagonisti nel bene e nel male. Un «bravissimi, 10 e lode» la moglie dello storico leader del Movimento sociale italiano lo attribuisce a Giorgia Meloni e a Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia. «Bravissimi, in pochissimo tempo hanno rimesso la Fiamma nel simbolo». Ricordiamo la sua presenza a Fiuggi, al congresso di FdI dell’8 marzo, quando la sua presenza fu salutata con un’ovazione. Poi iniziano le bocciature di una Donna Assunta senza peli sulla lingua che incalza: «Lo sa cosa rispondo quando mi chiedono della destra italiana? Ma quale destra? Ah,ah». Un invito a nozze per l’intervistatore, che non si lascia sfuggire l’occasione per chiedere: «Tutta colpa di Fini?». Si conoscono bene i giudizi pesanti di Donna Assunta sulle responsabilità politiche dell’ex presidente della Camera, ma stavolta risponde in maniera sempre negativa ma più “inclusiva”: «Zero assoluto, ma a tutti non solo a Fini». La colpa, secondo lei del dissolvimento dell’eredità almirantiana è «di tutto il gruppo dirigente che fece An. Mi opposi da sola. Fini, Tatarella e tutti gli altri hanno chiuso la casa del padre per ingrandire la casa di un altro: Berlusconi».
Appena sufficiente Francesco Storace, che «pur non essendo stato tempestivo, però si è distaccato, facendo La Destra. Gli do la sufficienza solo per questo». Dell’elogio a Fratelli d’Italia abbiamo detto. «Senza voto», invece, Gianni Alemanno. «Lo conosco poco», risponde. Poi un’impennata, il 10 pieno a Maurizio Gasparri. «Ma è rimasto con Berlusconi…» accenna l’intervistatore. Argomenta Donna Assunta: «A modo suo merita dieci. Gasparri è un uomo con la spina vertebrale dritta. Non ha tradito chi gli ha dato spazio. Anche Matteoli, mi pare. Dieci anche a lui». Ma secondo il suo giudizio c’è un leader che merita la palma del peggiore, superando addirittura Fini. «Alfano è peggio di Fini», taglia netto. E sugli e An che sono con lui è ancora più dura: «Quelli mi fanno ridere». Dopo la stesura di queste pagelle rimane la domanda di rito: per chi voterà? La risposta è precisa anche se non priva di malizia: «Fratelli d’Italia. Sulla scheda scriverò: l’Italia s’è desta”. Mica s’annulla il voto? o no? Ah,ah,ah».