Marino va a spassarsela a Parigi e per colpa sua salta il Consiglio straordinario sul “Salva Roma”

10 Mar 2014 17:21 - di Mariano Folgori

Sembra una barzelletta, ma è dura (e grottesca) realtà. Questo Ignazio Marino non finisce di stupirci, in negativo. L’ultima del sindaco è a dir poco clamorosa. Per colpa sua, e della sua smania di protagonismo al di fuori dei confini nazionali, non potrà infatti tenersi la seduta straordinaria del Consiglio comunale di Roma che era stata fissata per il 13 marzo con all’ordine del giorno, e scusate se è poco, la discussione sul “Salva Roma”. Che cosa ha di tanto importante da fare, il sindaco, oltre confine? Deve partecipare, a Parigi,  a una iniziativa elettorale a sostegno della candidata del partito socialista francese Anne Hidalgho. Visto che c’è, il primo cittadino di Roma parteciperà anche all’inaugurazione della settimana del cinema straniero a Parigi, dove verrà proiettato il film  Una giornata particolare  di Ettore Scola. Insomma, tutti impegni che rappresentano davvero un questione di vita o di morte per la città di Roma…

Giustamente indignati i commenti dell’opposizione su questa  sconcertante fuga del sindaco.  «È assurdo e sconvolgente – dice Gianni Alemanno – che il sindaco Marino rinvii il Consiglio straordinario sul decreto Salva Roma e sulla situazione finanziaria della città semplicemente per andare a Parigi a trovare il suo collega sindaco Delanoè». «Capiamo, a questo punto – ironizza dal canto suo il vicepresidente dell’Assemblea capitolina Giordano Tredicine – a cosa servisse a Marino, il consulente di francese lautamente remunerato dai cittadini. A far sì che il suo francese fosse impeccabile per quell’occasione. Queste sono le preoccupazioni di Marino». «Marino –  rincara la dose il capogruppo di Fdi Fabrizio Ghera – anziché discutere delle misure che il Campidoglio dovrà intraprendere sul futuro della Capitale, in un momento così particolare e difficile per la città, per i cittadini, per le categorie e il comparto delle piccole medie imprese, se ne infischia di Roma e umilia ancora una volta i romani dimostrando scarsissimo senso di responsabilità». Piove, anzi diluvia, sul bagnato.

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