Renzi oggi a Berlino si presenta alla Merkel con la testa alta (e la coda tra le gambe)
«L’Italia non è un alunno somaro da mettere dietro la lavagna», è il grido di battaglia di Matteo Renzi, che oggi incontra a Berlino Angela Merkel con il cipiglio di chi va a cantargliene quattro. Con la coda tra le gambe, ovviamente, visto che la cancelliera tedesca avrà l’onore di leggere in anteprima il famoso Jobs Act di cui il premier parla da settimane senza che nessuno, in Italia, l’abbia mai visto. L’obiettivo del vertice di oggi a Berlino, al quale Renzi andrà con 6 ministri del suo governo e una delegazione di imprenditori, è conoscersi, prendere le misure, dopo quell’incontro privato e informale voluto nel luglio scorso dalla Merkel quando Renzi era ancora sindaco di Firenze. Anche se la sensazione è che il confronto più tecnico sulle cifre e sulle differenti situazioni economiche sarà lasciato a due pezzi da novanta come Pier Carlo Padoan e Wolfang Schaeuble. L’incontro tra Renzi e la Merkel sarà squisitamente politico perché sul tavolo ci sono le elezioni europee con i venti populisti che soffiano sempre più forte e una cancelliera che sa bene di non attrarre su di sé un grande consenso popolare e potrebbe apprezzare la capacità dell’ex sindaco di “svecchiare” le istituzioni. Cura della quale l’Europa, sempre più lontana dai cittadini, avrebbe più che mai bisogno. Per questo la cancelliera potrebbe essere la prima ad apprezzare la forte ambizione del premier in vista della guida italiana del semestre europeo, cogliendo anche i forti pericoli interni al Paese, come la proposta di Grillo di un referendum per il ritorno alla lira. Certo, su un punto l’ex sindaco deve trovare il modo di rassicurare la cancelliera, che negli ultimi tre anni ha avuto bilaterali con 4 premier italiani: la stabilità. Senza la quale non sono possibili neppure le riforme.