Torna in campo Scajola: «Servono candidature di peso». Toti: «Non siamo come il Pd»
Torna in campo Scajola e parla senza peli sulla lingua della necessità di rilanciare Forza Italia. Per l’ex ministro «l’appeal di Forza Italia oggi rispetto a dieci anni fa è minore, per questo dobbiamo convincere persone di peso a candidarsi. Io ho dato la disponibilità a essere candidato, perché tutti assieme dobbiamo stare vicini a Berlusconi per farlo vincere». «Mi auguro – aggiunge – che l’ esperienza di Forza Italia possa proseguire a lungo. Berlusconi è quello che vede più in là di tutti. Peccato non poter vederlo in campo alle prossime elezioni. Il suo nome nel simbolo ci può stare benissimo e ci aiuterà. Queste elezioni diventano fondamentali perché disegneranno la geografia politica dell’Italia. Sarà un sondaggio vero per capire quali sono le forze in campo».
Sono giorni delicati per gli azzurri. Mentre si avvicina la dead line del 10 aprile, giorno in cui i giudici decideranno in merito agli arresti domiciliari per Berlusconi o, in alternativa, al suo affidamento ai servizi socialii, circolano diversi indiscrezioni di stampa (segnatamente da la Repubblica) su possibili spaccature all’interno del gruppo dirigente di Forza Italia. Smentisce ogni polemica il consigliere politico di Berlusconi, Giovanni Toti, che contrattacca: «Ci sono scelte da fare che si faranno con grande serenità. Forza Italia non è il Partito Democratico e nessuno deve stare sereno, noi non abbiamo nessuna intenzione di fare il servizio Letta a nessuno dei nostri dirigenti». All’insegna dell’unità del partito intorno alla figura di Berlusconi anche altre dichiarazione di esponenti di FI. «L’impegno di Berlusconi in prima persona – dice Raffaele Fitto – consisterà nel riferimento costante che abbiamo avuto, abbiamo e avremo da parte del nostro leader». Esplicito invece l’appello all’unità da parte di Osvaldo Napoli: «È giunto il momento temuto, ma inevitabile, di guardarsi tutti allo specchio. Alla vigilia del ventennale di Forza Italia, il presidente Berlusconi ha comunicato che non ci sarà, per la prima volta, il nome Berlusconi su una scheda elettorale. È una sfida per tutti noi». Questa l’esortazione lanciata dal parlamentare azzurro agli «amici in Forza Italia»: «Non è il momento delle divisioni o delle recriminazioni o, peggio ancora, di stabilire primazie politiche a tavolino. È invece il momento di fermarci tutti, chiamare il break nelle dispute interne qualche volta davvero avvilenti, e riflettere insieme a Berlusconi per disegnare un progetto politico».