A Roma una strada intitolata a Berlinguer. Esiste anche via Lenin: perché Almirante no?
Perché Berlinguer sì e Almirante no? Sulla toponomastica si consuma l’ennesima faziosità della sinistra e di Ignazio Marino. Nella giunta capitolina è stata votata la proposta del sindaco di intitolare un’area nei pressi di via delle Botteghe Oscure al segretario del Partito comunista italiano Enrico Berlinguer, in occasione del trentennale dalla sua morte, avvenuta a Padova l’11 giugno del 1984. La proposta, contenuta in una memoria di giunta concordata con l’assessore alla Cultura, creatività e promozione artistica, Flavia Barca, verrà ora sottoposta alla commissione toponomastica, appena nominata. «Enrico Berlinguer – ha spiegato Marino – incarna per tutti gli italiani la figura del politico in grado di suscitare unanime stima e rispetto. Sentimenti condivisi anche dai suoi avversari politici, che gli hanno sempre riconosciuto specchiata coerenza e lealtà». Ma su Giorgio Almirante tutto continua a tacere. Dedicare una strada al leader storico del Movimento sociale italiano è sempre stato considerato dalla sinistra e dall’Anpi una sorta di peccato mortale. Quando nel 2008 Gianni Alemanno, appena insediato, annunciò al consiglio comunale la sua volontà di dedicare una via ad Almirante («è stato il precursore della moderna destra democratica in anni tormentati in cui era difficile superare il ghetto in cui era rinchiuso l’allora Msi») – ma anche a Berlinguer e Craxi – si scatenò il putiferio. Ma a Roma, una città che nella toponomastica celebra Lenin (mentre in altre città italiane si ricorda addirittura Stalin) dedicare una via al leader del Msi continua a essere un tabù. Tanto che lo stesso ex sindaco, quando due anni fa la questione tornò ad infiammare ferocemente il dibattito politico capitolino, cercò di placare le polemiche affermando che l’idea è giusta ma sarebbe stata riproposta nel momento in cui fosse stata condivisa. Sul nome di Almirante, la Capitale aveva già vissuto un confronto molto duro durante il mandato di Walter Veltroni, quando due consiglieri comunali di An avevano provocatoriamente coperto la targa dedicata a Nilde Iotti con la scritta “Via Giorgio Almirante, ignorato dal Comune di Roma”.